Mercoledì, 24 Luglio 2019 10:23

Maierato, l’ex sindaco contro i consiglieri dimissionari: «Il fattore personale ha guidato la loro azione»

Scritto da Redazione
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Dopo le polemiche dei giorni scorsi, seguite alle dimissioni dei tre rappresentanti della minoranza insieme ai tre consiglieri del gruppo “Impegno per Maierato” che hanno causato la fine anticipata dell’era Silvaggio, l’amministrazione uscente ha deciso di «puntualizzare quali siano stati i risultati ottenuti» durante il suo mandato e le «posizioni nei confronti dei dimissionari. Tutto ciò - si legge in una nota - in un dettagliato comunicato affisso sul territorio nella serata di sabato 20. Addolora il fatto che ignoti non ancora identificati, abbiano deciso di impedire la democratica espressione, strappando nella stessa notte i manifesti, che sono stati prontamente sostituiti nella giornata di domenica 21, unitamente alla diffusione del comunicato in forma cartacea e via social a chiunque volesse prenderne visione».

Nel testo i consiglieri uscenti si sono detti «rammaricati di non aver potuto discutere in sede consigliare la situazione, come avviene in ogni paese democratico, ma le dimissioni dei sei dissidenti, protocollate fra l’altro con un unico numero, a dimostrare il loro chiaro accordo, ha reso impossibile tale passaggio. La sede consigliare - afferma ancora l’ex amministrazione - sarebbe stata opportuna per un confronto, perché, ad oggi, i consiglieri uscenti non hanno ancora spiegato perché, dopo aver approvato il bilancio consuntivo in giunta, abbiano poi deciso di votare contro il bilancio in sede di consiglio né perché il fattore personale abbia chiaramente guidato le loro azioni invece dell’interesse politico e amministrativo del paese». Il gruppo di maggioranza “Maierato in Movimento”, continua ricordando «quanto ottenuto in questo seppur breve mandato. E soprattutto il fatto che tutto è stato realizzato in piena trasparenza, con bandi pubblici regolari ed assegnazioni dei lavori secondo ogni criterio legale e amministrativo». Il primo intervento ricordato è il «lavoro svolto per la riqualificazione del territorio e la cura del decoro urbano, che ha visto un enorme miglioramento nella gestione della raccolta differenziata, che ha portato il comune ad essere un posto di eccellenza nella Regione e che ha consentito un finanziamento di 70mila euro, già investiti nell’acquisto di due nuovi mezzi e di un distributore di sacchetti con codice a barre che a breve saranno a disposizione della comunità». Oltre a questo, l’«installazione dell’illuminazione a led che porterà indubbi vantaggi economici nel prossimo futuro, unitamente alla videosorveglianza che garantirà la sicurezza sulle strade del centro abitato e che è stata realizzata malgrado la decisa opposizione della minoranza che pure ne aveva riconosciuto la necessità nella passata campagna elettorale». Infine, l’amministrazione uscente precisa che da poco «è stata avviata la manutenzione in molte delle strade urbane. Grande interesse è stato anche dato alla sicurezza dei ragazzi con degli interventi sulle strutture scolastiche per il miglioramento degli ambienti e con due progetti di efficientamento energetico per le scuole media ed elementare finanziati per un totale di 400mila euro. Per le strutture scolastiche, sono stati ottenuti altri due grossi finanziamenti per l’adeguamento sismico, rispettivamente di 1.481.267,75 euro per la scuola materna e 1.518.660 euro per la scuola elementare, oltre a un finanziamento di 85mila euro per la progettazione».

Per l’ex amministrazione quella del bilancio «è stata la “causa principale” di rottura in seno alla maggioranza». I consiglieri uscenti ricordano che, al loro insediamento, «il Comune risultava in disavanzo di 960mila euro e che, nel corso degli accertamenti successivi, è stato rilevato un ulteriore disavanzo di oltre 1 milione di euro per “crediti inesigibili su tributi mai riscossi”, ovvero su tasse mai richieste a partire dal 2000 ed ora non più riscuotibili, come evidenziato dal revisore dei conti». Per quanto riguarda invece l’«accusa mossa dagli ex consiglieri di minoranza all’ex sindaco in merito ai rimborsi dovuti alla BCC, in realtà si tratta di rimborsi dovuti per legge al datore di lavoro e che solo per un errore tecnico di gestione da parte dell’ufficio preposto sono finiti tra i debiti fuori bilancio; d’altra parte il dott. Silvaggio ha da tempo rinunciato alla sua indennità di sindaco a favore delle casse comunali e pertanto non ha mai creato danni erariali, semmai ha contribuito alle spese del paese». L’ex amministrazione ricorda infine alla cittadinanza che la «raccolta differenziata è passata dal 10% al 65% (con conseguenti sgravi per i cittadini), che in totale sono già stati ottenuti finanziamenti per 4,5 milioni di euro e altre richieste sono ancora in itinere, a fronte di 300mila euro spesi dall’amministrazione “Maierato Democratica” per la “Strada Costeri” e su cui è ancora in corso un’indagine della magistratura; così come sul 1.460.000 euro stanziato a suo tempo dagli organi competenti per la frana e riassorbiti dalla Regione “… alla luce del tempo infruttuosamente trascorso e dell’inerzia del Comune..”». Ultima «accusa» a cui l’amministrazione uscente ha voluto rispondere, è quella «mossa dal gruppo di “Maierato Democratica” in merito al presunto blocco di alcuni conti correnti bancari intestati ad ignari cittadini. Si è trattato in realtà di un atto dovuto compiuto non dal Comune bensì dall’ente di riscossione tributi per il mancato pagamento di bollette dovute, non pagate e regolarmente richieste nei tempi previsti per legge. Si invita in tal senso l'ex capogruppo della minoranza a ricordare come lui stesso abbia dovuto provvedere al saldo degli arretrati per poter accedere alla conferma degli eletti alle scorse elezioni. Mai tradire i principi di correttezza che hanno da sempre caratterizzato il nostro mandato perché “Non è mai finita se non lo decidi tu…”».

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