Martedì, 09 Luglio 2019 15:33

“Maierato democratica”: «Nessun inciucio dietro la scelta di porre fine all'amministrazione Silvaggio»

Scritto da Redazione
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Si è conclusa dopo soltanto tre anni l’esperienza amministrativa dell’ormai ex sindaco di Maierato Danilo Silvaggio. Nella giornata di ieri, infatti, i consiglieri di “Maierato democratica” e quelli del gruppo “Impegno per Maierato” si sono dimessi contestualmente, determinando la fine anticipata della consiliatura.

Proprio il gruppo di “Maierato democratica” interviene sulla questione con una lunga lettera alla cittadinanza e, riferendosi all’era Silvaggio, i consiglieri Rizzo, Barbieri e Liberto parlano di «un’esperienza fallimentare sotto tutti i punti di vista che ha fatto precipitare la nostra comunità in un baratro sociale economico e culturale senza precedenti. Un mandato amministrativo – si legge nella missiva - caratterizzato da un sindaco senza presenza che ha delegato a qualche facente funzioni le più nobili responsabilità che derivano dall’elezione diretta a capo di una comunità e che è riuscito a frantumare, con i suoi assurdi comportamenti, la sua stessa maggioranza che lo aveva sostenuto in quella competizione elettorale, arrivando a tradire la fiducia e le scelte dei suoi stessi elettori. Il nostro scetticismo sulla bontà di tale scelta lo avevamo manifestato già da tempo e per il bene del nostro paese abbiamo deciso, in modo responsabile e contestualmente ai tre consiglieri comunali del gruppo impegno per Maierato, di porre fine a questa agonia che si stava prolungando oramai da mesi. Un’amministrazione completamente paralizzata per il capriccio di un sindaco incapace di gestire la cosa pubblica e di qualche responsabile adagiato e piegato alle logiche di ripicca personale che qualche irresponsabile continuava a mettere in scena badando bene dal rimanere lontano dalle reali responsabilità amministrative. Tre anni caratterizzati sostanzialmente da uno spettacolo che ha superato la nullità e che è stato messo in scena da attori non protagonisti e sceneggiatori dietro le quinte che hanno fallito nei miseri intenti che si erano prefissati. Uno spettacolo per molti versi già visto basato su pochi punti cardine: “La colpa è sempre degli altri” e “utilizzare le persone per i propri fini più o meno nobili per poi buttare via l’acqua sporca e il bambino”. I proclami, le accuse e le calunnie che in tutto questo tempo sono state costruite ad arte nel tentativo di demonizzare l’altro oggi lasciano il posto ad una amara verità: in tre anni questo sindaco con i suoi fidati scudieri ed i suoi esperti suggeritori ha distrutto un paese intero sotto tutti i punti di vista».

I consiglieri Rizzo, Barbieri e Liberto ricordano «solo alcuni esempi che abbiamo già denunciato nei mesi passati: strade esterne abbandonate e senza la benché minima manutenzione da tre anni nonostante le vane promesse fatte da qualche sfrontato ex consigliere; aumento illegittimo della tariffa dell’acqua, della fognatura e della depurazione fino a fare lievitare le bollette dei poveri utenti arrivando anche a migliaia di euro!; blocco di alcuni conto correnti di ignari utenti e pensionati al fine di recuperare somme destinate a che cosa? E poi, perché ad alcuni sì e ad altri no? Ancora: migliaia di euro da rimborsare alla BCC del Vibonese per permessi retribuiti di un sindaco che il più delle volte i cittadini non riuscivano neanche a vedere; ripicche, soprusi ed “epurazioni” con la sola regola del “o con me o contro di me..!”; servizi ai cittadini ridotti a meno di zero!: Scuolabus inesistente, Campo sportivo abbandonato e invaso da sterpaglia ed erbacce, servizio raccolta spazzatura organizzato e gestito in maniera irragionevole sia nel centro abitato che in periferia ( 1 volta ogni 15 giorni se tutto va bene!) con gli operai costretti a fare dei veri e propri salti mortali (soprattutto nel periodo estivo!!) per riuscire a venirne a capo in qualche modo; opere pubbliche realizzate dalle precedenti amministrazioni lasciati in completo stato di abbandono col solo obiettivo di cancellare chi c’è stato prima; autorizzazioni ad associazioni per manifestazioni e concessioni di occupazione suolo pubblico: valeva sempre la regola del punto 5; i paletti di Corso Garibaldi: sempre per una insensata ripicca e per difendere una scelta assurda di un irresponsabile facente funzioni per due anni ha messo in ginocchio un paese intero costringendo numerose attività commerciali a chiudere i battenti. Potremmo continuare ancora con questo elenco ma crediamo che il degrado sociale e amministrativo cui questo soggetto con i suoi fedeli consiglieri ha condotto il nostro paese è oramai sotto gli occhi di tutti perché il Velo di Maya è stato sollevato finalmente! La politica dell’odio e delle angherie ci auguriamo che sia finita per sempre per Maierato e per i maieratani e che certi soggetti animati da questi istinti si rendano finalmente conto di quella che è la reale situazione nel nostro paese. Questi sono stati i motivi a sostegno della nostra scelta di chiudere questa esperienza: nessun inciucio e nessun accordo sottobanco con chicchessia ma soltanto la voglia di ridare al nostro paese la dignità che merita in tutti i sensi. Adesso la parola fine è stata scritta alla storia amministrativa più degradata che Maierato ha vissuto dal dopoguerra in poi e che (forse!) riesce a competere per certi versi solo con qualche altra esperienza di omonima marcatura».

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