Il progetto, in via di definizione, potrà contare tra gli altri anche sul sostegno del Comune di San Nicola da Crissa. L’ente guidato dal primo cittadino Giuseppe Condello in queste ultime ore ha infatti deliberato l’adesione al costituendo “Distretto turistico dell’Angitolano” che, si legge nell’atto emesso ieri dalla giunta comunale, «può rappresentare per il nostro territorio uno strumento imprescindibile per avviare una significativa svolta nel campo turistico che, ad oggi, non risulta adeguatamente valorizzato».

L’area dell’Angitolano conta la presenza di numerosi Comuni e operatori del settore turistico, ma anche di monumenti e luoghi di interesse artistico e naturalistico tra i quali spiccano proprio l’Oasi del Lago Angitola, il bacino artificiale che presenta una varietà faunistica e floreale di grande rilievo, e le dune di Angitola. Entrambi sono due siti di interesse comunitario riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente e in particolare l’Oasi naturalistica, che ricade nel perimetro del Parco delle Serre pur non essendo contigua ad esso, dal 1985 è stata definita zona umida di interesse internazionale, tanto da essere affidata in gestione al Wwf Calabria già dal 1975. Attorno al lago e in tutta la vallata dell’Angitolano sono prevalenti oliveti e macchia mediterranea, con delle fasce di rimboschimento a pino d’Aleppo. Nelle strette vicinanze del bacino si contano inoltre esemplari di pioppo nero, cannucce tife, salice bianco, ontano nero, eucalipto e quercia da sughero. Ma l’area è stata nel tempo capace di attrarre anche numerose specie di uccelli tra le quali il falco pescatore, il falco da palude, l’airone bianco, l’airone rosso, l’airone cenerino, il cormorano, la garzetta, il germano reale, il gabbiano corallino, il mignattaio, la spatola e lo svaso maggiore.

I Comuni che si sviluppano attorno all’area protetta, in sinergia con altri operatori privati, stanno dunque programmando la definizione di un soggetto giuridico, un Distretto turistico appunto, che potrà arrivare a valorizzare l’intero territorio, in particolare dal punto di vista dell’offerta ricettiva. «Il turismo – spiega infatti la delibera varata dal Comune di San Nicola da Crissa – è un fenomeno di grande rilevanza, divenuto negli ultimi tempi molto complesso e che ha bisogno di un’azione strategica per fare sistema, non solo in termini di ricadute economiche ed occupazionali, ma anche in ragione delle opportunità che esso determina coniugando aspetti sociali, culturali ed ambientali. La vocazione turistica dell’Angitolano con il suo straordinario patrimonio storico, culturale, enogastronomico, religioso e ambientale, presenta un notevole potenziale di sviluppo sostenibile». Ma, continua la delibera, attualmente «non sembra esserci un'adeguata consapevolezza del ruolo strategico del comparto e della sua valenza economica ed imprenditoriale». Alla lacuna si tenterà quindi di sopperire con la partecipazione all’associazione denominata “Distretto turistico dell’Angitolano”, «costituita da soggetti privati» in integrazione con «i Comuni storicamente e culturalmente collegati che hanno specifiche caratteristiche e peculiarità».

Con l’adesione al Distretto si tenterà, dunque, di «rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori ricadenti nello stesso Distretto, di migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, di assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni». A tal proposito, il nuovo soggetto starebbe già definendo uno studio di fattibilità sulle potenzialità turistiche dell’area. Tra gli obiettivi dell'associazione in via di costituzione, si legge ancora nella delibera emessa dal Comune di San Nicola da Crissa, vi è «la trasformazione del nostro territorio in una “zona a burocrazia zero”; la semplificazione delle procedure e l’avvio delle attività; l’accesso agevolato ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei; la possibilità di riqualificazione delle aree di interesse turistico; la realizzazione di opere infrastrutturali adeguate; la creazione di strutture turistico-alberghiere; l’aggiornamento professionale del personale e l’utilizzo di nuove tecnologie nel comparto turistico».