Tra loro, anche il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, nella duplice veste di primo cittadino e presidente del Comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. «Ho apprezzato l’iniziativa di Mario Oliverio di portare avanti una battaglia nell'interesse dei calabresi – ha affermato Tassone – e, al tempo stesso, condivido la fermezza e la determinazione con la quale il presidente della Regione sta proseguendo in quella che rappresenta una sfida da vincere a tutti i costi». Proprio Oliverio, martedì prossimo incontrerà a Roma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla quale il capo dell’esecutivo regionale chiederà la fine della fase commissariale: «La sanità – ha detto ancora il sindaco di Serra San Bruno – deve tornare ai calabresi e quindi essere di competenza del presidente della Regione. Vogliamo autogestirci e, per questo, diciamo basta al commissariamento con una battaglia decisa che ha già trovato l'adesione di tantissimi sindaci, a prescindere dall'orientamento politico». Tanti i temi affrontati nel corso della riunione: dal fatto che, purtroppo, «sono sempre di più i calabresi costretti a partire con le valigie in mano per curarsi altrove e questo equivale ad un aumento dell’emigrazione sanitaria»; o alla «mancanza dei livelli essenziali di assistenza che oggi non vengono garantiti».

«Saremo al fianco del presidente Oliverio nella conduzione di una sfida sacrosanta - conclude Tassone – che mira a difendere un diritto espressamente sancito dalla nostra Carta costituzionale».

Alla conferenza dei sindaci sul tema “sanità”, tenutasi oggi alla Cittadella regionale, ha preso parte anche il sindaco di Spadola Cosimo Damiano Piromalli. «La nostra sanità – ha dichiarato in una nota il primo cittadino – stando ai numeri si trova totalmente a rischio implosione. La gestione commissariale e il nuovo piano di rientro non ha portato a nessun risultato, i concorsi per l'assunzione di nuovi medici sono bloccati e sono salite le spese soprattutto nei casi in cui si è costretti all’emigrazione sanitaria».

Una spesa che, secondo quanto espresso da Piromalli, non tutti i cittadini si possono permettere di affrontare con tanti di loro «costretti a non curarsi, non avendo la possibilità economica di spostarsi fuori regione o di pagare per fare i controlli. Il tutto – ha continuato il sindaco – rappresenta un vero dramma».

Poi, entrando nel merito degli interventi alla conferenza, Piromalli ha dichiarato che «il presidente Oliverio ha fatto sapere di essere stato chiamato dal ministro della Salute Lorenzin per un incontro da tenersi martedì prossimo, al quale si recherà con due proposte ben precise. La prima, quella di rimodulare il piano di rientro e la seconda di porre fine alla gestione commissariale Scura. In caso contrario, la conferenza dei sindaci sarà riconvocata nei giorni successivi all’incontro per determinare il da farsi anche con azioni eclatanti, tali da dimostrare la forza e la coesione esistente quando si affrontano problemi seri territoriali, senza assumere posizioni di carattere politico».

«Insomma – ha concluso – dobbiamo essere convinti che il diritto alla salute va garantito ma soprattutto protetto in primis da noi sindaci, responsabili a garantire tale diritto a livello territoriale. La presenza oggi in sala di circa il 90% dei sindaci calabresi dimostra quanto sia importante il tema della sanità».

Al termine della Conferenza, il presidente dell'Anci e sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha sottoposto all'assemblea un documento «per rafforzare la posizione del presidente della Regione difronte al ministro Lorenzin» nel quale - come già anticipato - «si richiede per iscritto di mettere fine con urgenza al commissariamento e la possibilità di rinegoziare il Piano di rientro».