Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Ora è ancor più urgente e necessario procedere al distacco immediato da Sorical. Alla luce delle risultanze investigative emerse nell’ambito del nuovo filone d’inchiesta (“Acqua sporca 2”) che riguarda l’invaso dell’Alaco e la fornitura idrica ai cittadini, l’amministrazione comunale non può continuare a fare come lo struzzo e mettere la testa sotto terra per non vedere il problema.
Il problema esiste e va affrontato e risolto, tanto più, che da quanto si è appreso le acque dell’Alaco non sarebbero mai state, neppure, classificate. Un fatto inquietante che la dice lunga sulla qualità di un liquido che i cittadini pagano a caro prezzo come acqua potabile. Oggi più che mai, ritornano di stretta attualità le tante promesse non mantenute dal sindaco Rosi, il quale, giova rammentarlo, in campagna elettorale aveva promesso, addirittura, la trasformazione dei boscaioli in rabdomanti, pur di trovare l’acqua necessaria a staccarsi da Sorical. Andato evidentemente in fumo, il corso di formazione e la conseguente riconversione professionale dei taglialegna in cercatori d’acqua, il sindaco aveva promesso, niente po’ po’ di meno che la accensione di un mutuo di, udite, udite, un milione di euro che avrebbe permesso di risolvere definitivamente il problema. Con tutta evidenza, impegnato nella diuturna opera di fare e disfare la giunta, il sindaco deve essersi distratto, salvo tirare fuori dal sempre più striminzito cilindro d’illusionista, il famigerato connubio “comune – regione”. Fu così che annunciò, “urbi et orbi” che grazie ad un finanziamento regionale di 250 mila euro avrebbe superato le criticità. Certo, rispetto al milione promesso, mancavano all’appello 750 mila euro, ma tant’é. Cammin facendo, però, anche i 250 mila euro si sono persi nel porto delle nebbie di un’amministrazione sempre più interessata a mantenere le poltrone che a governare Serra. Pur non nutrendo, quindi, particolari, speranze, su un sussulto improvviso che induca il sindaco e la sua maggioranza a procedere all’immediato distacco da Sorical, sentiamo il dovere civile, d’invitare l’amministrazione a compiere un passo necessario per tutelare la salute dei cittadini. La strada da percorre l’avevamo indicata, anni or sono, quando all’indomani del suo insediamento avevamo invitato il sindaco Rosi a far censire i pozzi comunali in disuso, riattivare le sorgenti inutilizzate, procedere al un graduale recupero della rete idrica danneggiata onde evitare la dispersione e lo spreco d’acqua, al fine di recuperare l’autosufficienza necessaria per interrompere la dipendenza da Sorical. Certo, siamo perfettamente consapevoli, che per fare ciò, Serra avrebbe avuto bisogno di un’amministrazione comunale e non di una sua parodia. Quella guidata dal sindaco Rosi, infatti, più che un’amministrazione moribonda è un’amministrazione mai nata, uno di quegli scherzi che la politica può partorire soltanto alle nostre latitudini. Pertanto, poco o nulla ci si può aspettare da una giunta guidata da un timoniere che nella migliore delle ipotesi, forse, avrebbe dovuto e potuto fare l’aiuto mozzo.
Mirko Tassone - Consigliere Comunale Serra San Bruno, Gruppo Al lavoro per il cambiamento
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