SERRA SAN BRUNO - L’associazione serrese di promozione sociale Passepartout.up mette in archivio “Moving rural”, l’ultimo Erasmus+ tenutosi a Serra San Bruno dal 23 al 28 luglio. Il tema affrontato questa volta nello scambio culturale, che ha visto protagonisti 24 ragazzi provenienti da Spagna, Portogallo, Grecia e Italia, è stato lo sviluppo dei territori rurali attraverso l’autoimprenditorialità giovanile. Un percorso culturale avviato dagli attivisti di Passepartout.up, Edoardo Russo e Biagio Tassone, alla ricerca nelle Serre di varie realtà che possano essere da esempio per sviluppare un’idea imprenditoriale in aree economicamente svantaggiate.

Si sono concluse dunque ieri le attività del progetto “Moving Rural” con protagonisti i 24 ragazzi che hanno condiviso e creato buone pratiche di imprenditoria, allacciando anche collaborazioni con i paesi ospitati a Serra San Bruno. Dopo l’accoglienza di lunedì, martedì 24 luglio i partecipanti all’Erasmus+ hanno preso confidenza con la cittadina della Certosa percorrendo a piedi tutto il paese, passando per le chiese fino alla Certosa e percorrendo poi parte del sentiero Frassati. Prima di giungere al Santuario di Santa Maria la guida turistica è stata intervallata da tre attività in sintonia con il tema del progetto: la visita presso l’azienda di legnami “La Foresta”, l’assaggio del miele di Gioia De Raffele e il laboratorio di pasta fatta in casa presso il Ritrovo Santa Maria “Il Laghetto”. Dopo l’arrivo al Santuario di Santa Maria una passeggiata tra i boschi fino all’arrivo ad un albero monumentale della conifera serrese.

Mercoledì 25 aprile si passa al lavoro per gruppi nazionali al fine di preparare una presentazione delle proprie aree interne e creare così una sorta di comparazione con i rappresentanti degli altri paesi. Nel pomeriggio l’attività ludica presso il Parco avventura “Adrenalina Verde”, altro esempio di imprenditoria nelle aree rurali. Nel tardo pomeriggio la visita agli orti del progetto “Terramargia”, curati dall’associazione “Il Brigante” di Serra San Bruno, che per cena ha ospitato i ragazzi dell’Erasmus+ proponendo nel menu anche un primo a base di fagioli prodotti dalla stessa associazione.

Giovedì 26 luglio la “Mission impossible” dei ragazzi che hanno coinvolto anche parte della cittadinanza. Tra le attività, quella di ottenere in cambio di una patata un dono di maggior valore. Contesto nel quale i cittadini serresi si sono dimostrati disponibili, offrendo ai ragazzi doni molto generosi. Tutto in vista poi della serata interculturale con i partecipanti che hanno imbandito la tavola con oggetti e pietanze rappresentative dei rispettivi paesi.

In continuità con l’attività di mercoledì, l’approccio maggiormente operativo del progetto è arrivato venerdì 27 luglio giorno in cui i 24 giovani, riunitisi questa volta in gruppi internazionali, hanno ideato esperienze imprenditoriali e itinerari turistici da sviluppare nelle aree rurali. Ad esempio un tour culturale nelle aree interne della Castiglia-Leon, al lago Kerkini nei pressi di Serres (Grecia) e nei Siti di interesse comunitario (SIC) di Alentejo (Portogallo). In questo contesto non sono mancate riflessioni e suggerimenti rispetto al miglioramento del sistema turistico serrese nella fruizione dei beni naturalistici: assenza di indicazioni all'interno del Bosco di Santa Maria, mancanza di itinerari geolocalizzati nell'app “Visit Serra San Bruno”, mancanza di trasporti pubblici/privati tra le zone costiere e hinterland… per citarne solo alcuni. Nel pomeriggio non poteva mancare nell’itinerario la splendida costa jonica del Soveratese in preparazione di uno degli eventi astronomici più importanti e suggestivi degli ultimi anni, l’eclissi lunare più lunga del secolo. Sabato 28 luglio è stato il momento dei saluti e degli scatti ricordo di un evento che faccia da apripista ad altre collaborazioni internazionali e scambi culturali.

L’associazione Passepartout.up, per la realizzazione del progetto “Moving rural” ha inteso rivolgere un ringraziamento al “Fondo dei baroni”, “Adrenalina verde”, il Ritrovo Santa Maria “Il Laghetto”, l’associazione “Il Brigante”, Gioia De Raffaele, Marco Malvaso per l’azienda “La Foresta”, l’amministrazione comunale, Sagicaf, la cooperativa “Risposta” e tutta la cittadinanza per l’accoglienza dimostrata nei confronti dei partecipanti all’Erasmus+.

Per maggiori info sul progetto consulta Passepartout.up.