Giovedì, 23 Aprile 2015 21:39

‘Linea Verde Orizzonti’, sabato su Raiuno un viaggio meraviglioso che parte da Serra San Bruno

Scritto da Redazione
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Andrà in onda sabato prossimo, a partire dalle ore 11 su Raiuno, la puntata di "Linea Verde Orizzonti" che, partendo da Serra San Bruno, abbraccerà un orizzonte storico e paesaggistico di indubbio fascino senza naturalmente trascurare le realtà di un presente che di quel passato conserva molti elementi caratteristici.

Partendo dunque da Serra San Bruno, ed in particolare dalla Certosa, il viaggio di "Linea Verde Orizzonti" si muoverà dal cuore della Calabria dove la distanza tra i due mari, Ionio e Tirreno, è minima. E proprio verso le due coste si sposteranno, in due viaggi separati, rispettivamente Federico Quaranta e Chiara Giallonardo. I due presentatori intraprenderanno quindi percorsi distinti: Quaranta verso Ovest, andrà sul litorale tirrenico, e Giallonardo verso Est, su quello ionico.

«Calabria tra i due mari, dunque: una Calabria – è riportato nel lancio ufficiale della puntata – che vanta prodotti e specialità gastronomiche diventate ormai dei veri e propri toponimi come la cipolla di Tropea, la ‘nduja di Spìlinga, il pesce stocco di Mammola, i peperoncini di Capo Vaticano. Li apprezzeremo (e li gusteremo virtualmente) tutti, con l’aggiunta di una novità che monopolizzerà di sicuro l’attenzione di tutti i vegetariani: il muscolo di grano, un brevetto alimentare esclusivo frutto di un impasto di grano e legumi di ottima consistenza, che si presta ai più svariati modi di cottura. Non è casuale che il suo inventore sia di Squillace: proprio in quel luogo dove Re Italo introdusse anche il concetto di “sissizio”, la pratica conviviale propugnatrice di uguaglianza, fraternità, pace fra gli uomini e con gli animali dei quali, diceva due millenni fa, dovrà prima o poi finire la pratica dell’uccisione a scopo alimentare. Un convivio vegetariano dunque, dove si consumavano i prodotti della terra, base storica della cultura vegetariana e vegana e della nascita della dieta mediterranea come alimentazione del benessere. Ma non solo: il “sissizio”  fu in sostanza anche il progenitore della moderna democrazia: a tavola si ragionava tutti meglio, si trovano intese anche per le controversie più difficili, e meglio è se venivano bandite pratiche cruente. Pitagora alcuni secoli dopo sostenne lo stesso concetto, quando rifiuto di sacrificare agli dei un bue per ringraziarli di aver illuminato il suo pensiero nell’elaborare il celebre teorema. Fece cuocere un bue di pane, consegnato alla leggenda come il “bue pitagorico”».   

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