Martedì, 04 Dicembre 2018 08:19

Gli intramontabili della letteratura rivisitati in chiave ironica

Scritto da Bruno Greco
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Se i social network fossero sempre esistiti, magari Umberto Eco avrebbe visto con altri occhi questi potenti strumenti della comunicazione, che a suo dire avrebbero «dato diritto di parola a legioni di imbecilli...». Sicuramente sarebbe stato più magnanimo se l’odierna piazza digitale fosse stata un’Agorà allargata pronta ad ospitare post e commenti di Dante, Galilei, Manzoni, Cartesio, Orwell, ecc… insomma i più illustri scrittori e scienziati che ci hanno lasciato in eredità le loro immense opere e scoperte. Il serrese Francesco Dominelli, assieme al suo collega Alessandro Locatelli, ha avuto la grande intuizione 4 anni fa, di far parlare attraverso i social i personaggi più influenti della Storia, stuzzicando, attraverso un’ironia dotta, la curiosità di 1 milione e 300mila utenti che ad oggi seguono la pagina chiamata appunto “Se i social network fossero sempre esistiti”. Immaginiamo una diatriba tra Botticelli e le donne della sua “Primavera” scontente per essere state rappresentate male (troppo in carne!). Mettiamoci al centro un commento di Caravaggio: «Piuttosto qualcuno lanci una pietrata a quella piaga sociale di Cupido» e finiamo con Botticelli che rivolto alle sue muse le addita dicendo: «Va bene, la prossima volta fatevi dipingere da Picasso, così vi ritrovate un piede in fronte e un ginocchio in culo».

Dall’esperienza di “Se i social network fossero sempre esistiti” gli autori e amministratori della pagina sono arrivati all’esperimento editoriale de “I grandi classici riveduti e scorretti” (Longanesi), approdato in libreria il mese scorso. Un modo originale per avvicinare i propri follower alla lettura, soprattutto quella dei grandi classici, di cui un po’ tutti (anche di striscio) abbiamo sentito parlare. In copertina compare infatti la chiosa “50 libri che non potete non conoscere, raccontati come nessun altro potrebbe fare”. Una rivisitazione in chiave ironica di 50 libri intramontabili. Un tentativo “pericoloso” per un’opera prima che avrebbe potuto rivelarsi un flop, trascinata dall’entusiasmo del successo social che è altro dalla carta stampata. Invece “I grandi classici riveduti e scorretti” è un libro che va oltre il “succo” del Bignami, arricchendo la scrittura di battute e situazioni a volte anche grottesche, pronte a cambiare le regole del gioco trasponendo situazioni anche nel contesto attuale ma senza mai rischiare di andare oltre i dettami dell’intreccio. Tutte le opere cominciano con uno “sfottotitolo”, che sembra quasi prendersi gioco dell’originale mentre invece ne risalta gli aspetti più avvincenti e peculiari. Al titolo “I promessi sposi” segue ad esempio lo “sfottotitolo”: “Un gruppo di invitati, scocciati di dover partecipare a un matrimonio in piena estate, si organizza in massa per farlo saltare a tutti i costi”. All’“Orlando furioso” segue invece: “Un gruppo di aitanti cavalieri di due fazioni contrapposte decidono di mettere in pausa un Crociata per correre dietro alla patata”. Subito dopo il titolo “Odissea” si legge “Un uomo stanco della vita coniugale vince un Turista per sempre e si dà al turismo sessuale per tutto il Peloponneso”. Un incipit che denota da subito una chiave ironica che si fa burla dell’opera ma solo per raccontarla in maniera diversa e originale. A volte, come nel caso di “1984” di Orwell, la risata del lettore si trasforma immediatamente in un gesto di riflessione, scoprendo che l’opera del grande scrittore altro non è che un manuale di istruzioni per le generazioni future.

«Chi ci segue – hanno scritto gli autori su Facebook – sa che l’obiettivo di questa pagina è divertirsi con i grandi personaggi della cultura, tanto meglio se poi divertendosi si impara anche qualcosa. In questo libro abbiamo riassunto con l'umorismo di “Se i social” 50 grandi classici della letteratura: per chi li conosce già sarà un modo per riscoprirli divertendosi, per chi invece non li conosce ancora tutti, quale migliore occasione! Dall’11 ottobre in tutte le librerie e gli store online». Dunque buona lettura e attenti agli spoiler, perché con l’espediente di questa bella trovata, riscoprire l’opera divertendosi – come dicono gli autori – potrebbe essere molto meglio che scoprire, prima di leggere l’originale, che alla fine a tramare tutto è stato il maggiordomo.

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