Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
In medio stat virtus? Provate a chiederlo ad Eugenio Finardi, che con la sua “Moderato” sposta la virtù da tutt’altra parte. La locuzione latina da sempre adottata per definire la misura giusta della vita quanto delle cose non compare affatto nella filosofia di Fibrillante, ultimo lavoro del cantautore Eugenio Finardi, stasera in concerto, a partire dalle ore 22, ad Arena (VV) in piazza Pagano, per la chiusura dello “Zicca janca festival”.
Una rabbia cantata in quello che sembra essere un concept album nato dalle ceneri di una società distrutta, votata all’effimero e allo sfruttamento dell’essere umano. Una delusione “sputata” in un lavoro che dovrebbe celebrare il trionfo della cultura e si riduce a descrivere la vittoria degli inetti. In "Moderato" infatti, uno dei brani più significativi dell’album, Finardi ripudia l’ignavia nel tentativo di dare una scossa alla gente: “Moderato nell'eccesso/cosa ti è successo?/tutto nasce da una spinta/l'uomo, il vento, il sesso [...] Ti regalo un argomento/lo propongo io/non si è moderato affatto/nel crearci Dio”. Per l'occasione, abbiamo contattato il cantautore appena arrivato a Lamezia, che ha accettato di buon grado di rispondere alle domande del Vizzarro:
Da "Musica Ribelle" fino ad oggi sono cambiate tantissime cose...
«Tante cose sono cambiate dal punto di vista sociale anche se il brano rimane attualissimo. Oggi più che mai c'è bisogno di musica e gente "ribelle" per combattere questo sistema di soprusi. Il potere in questi ultimi 30 anni ha dato un colpo di coda molto forte levando i diritti alle persone. Quindi oggi ribellarsi è più lecito di allora».
Se "Musica Ribelle" resta attuale sembra che gli sforzi di allora siano stati vani. Cosa è successo in realtà?
«Purtroppo questo sistema imperante votato al capitalismo ha portato al crollo dell'idea marxista. La descrizione di questo fenomeno è chiara nel brano "Me ne vado", dove viene descritta la disparità economica e sociale costruita in questi ultimi 30 anni».
Avresti mai pensato di dover scrivere un album come Fibrillante?
«Negli anni 70 sinceramente non me lo sarei mai aspettato. Allora il nostro contributo mirava a far cambiare le cose in meglio non a peggiorarle. Oggi invece mi sono ritrovato a scrivere di come l'uomo sia ridotto in schiavitù dai suoi simili».
In "Come Savonarola" sembra non esserci speranza per il futuro...
«E' vero, in realtà anch'io non ho grandi speranze. Penso che in questo modo per la prima volta il mondo stia morendo a causa di una specie, un animale che lo vive. Il riscaldamento globale, la stessa proliferazione dell'uomo che sfrutta il mondo con ogni suo mezzo costringerà la natura a decidere per noi prima del tempo».
La cultura e il mondo ne escono stuprati. In Fibrillante il pessimismo è presente in ogni brano. Che fare? "Cadere e sognare" insegna comunque a non arrendersi
«Oggi più di prima bisogna seminare consapevolezza, dare sempre il proprio contributo per combattere questo modello imperante. Ci sono i mezzi per farlo ma sembrano disperdersi nel web senza portare a importanti risultati. Le cose possono e devono cambiare. Perfino negli Stati Uniti comincia a farsi avanti qualche personalità socialista per le prossime elezioni».
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno