Tra questi, alcuni fanno parte anche del comune di Mongiana: si tratta del parco cittadino, la Fabbrica d'Armi Borbonica, le Reali Ferriere e Villa Vittoria, riserva naturale del Corpo Forestale dello Stato. A darne notizia è stato proprio il presidente nazionale del Fai, Andrea Carandini, in una lettera indirizzata al primo cittadino di Mongiana, Bruno Iorfida. Giunto, ormai, alla sua VII edizione, il progetto “I luoghi del cuore”, solo nel 2014, ha raggiunto il risultato straordinario di un milione e seicentomila voti, affermandosi, anno dopo anno, come un incisivo strumento per dare voce alle istanze della popolazione.

«Sono veramente soddisfatto nell'apprendere la notizia del fatto che alcuni luoghi del nostro piccolo comune siano stati inseriti nell'ambito di questo progetto – ha detto il sindaco Iorfida -. Questo vuol dire che il lavoro di promozione e valorizzazione del territorio sta funzionando al meglio. Si tratta di un piccolo, ma importantissimo, risultato che di spinge a continuare nel percorso di valorizzazione di un territorio come il nostro dalle potenzialità enormi. Un risultato, comunque, reso possibile anche grazie al Corpo forestale dello Stato di Mongiana, che ha contribuito ad accrescere il numero di visitatori nel nostro piccolo borgo e a far conoscere le bellezze del nostro territorio. Mongiana – ha concluso il primo cittadino – è un luogo dove storia e natura si intrecciano, dando così al visitatore diversi spunti di riflessione e scorsi incantevoli, facendo rivivere per un attimo ciò che eravamo».

«Il compito del Fai – ha invece affermato il presidente Carandini – è quello di farsi portavoce dell'istanza di tutela e valorizzazione espressa da chi, con consapevolezza e passione, si è attivato per segnalare un Luogo nel Cuore, perchè tale impegno non resti vano. È per questo – prosegue il numero uno del Fai, rivolgendosi al sindaco Iorfida – che Le scrivo, per invitarLa ad ascoltare l'appello dei suoi cittadini, che nasce dalla volontà di tutelare ciò che rappresenta il proprio passato, il proprio presente ma anche il proprio futuro. Tutto questo non può e non deve essere inascoltato, ancor più in un momento di difficoltà economiche come quello attuale, quando le poche risorse a disposizione devono essere utilizzate al meglio, attraverso un vero dialogo con la popolazione. Oggi più che mai – conclude Carandini – il patrimonio che ci circonda risulta essere la forza ed il motore per far ripartire il nostro Paese, una risorsa inestimabile che sentiamo tutti il dovere di preservare».