VIBO VALENTIA - Ha deciso di iniziare lo sciopero della fame, sostando giorno e notte all’interno della propria attività commerciale. Una protesta pacifica, motivata dalla «non condivisione» delle misure restrittive anti-Covid contenute nell’ultimo dpcm varato dal governo Conte. A promuoverla Angela Bonaventura, titolare di un’attività al dettaglio di capi d’abbigliamento, «chiusa in modo repentino» dopo l’entrata in vigore del decreto, avvenuta «senza congruo preavviso, e con scarsità d'informazione». Nella serata di ieri, la titolare ha inviato una lettera al questore di Vibo, al sindaco, all’Azienda sanitaria provinciale e a Confcommercio, nella quale ha annunciato l’intenzione di protestare contro le misure varate dal Governo nazionale. A sostenere l’iniziativa, oltre agli altri commercianti, anche tanta gente comune. All’esterno dell’attività si è presentato, inoltre, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano. La negoziante ha evidenziato nella lettera inviata alle autorità «l'impossibilità di onorare gli impegni economici già assunti»