Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Cambio di guardia al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia: dopo cinque anni, infatti, il colonnello Daniele Scardecchia saluta la Calabria per trasferirsi nella vicina Basilicata, a Potenza. Al suo posto, arriva il tenente colonnello Gianfilippo Magro.
Prima di lasciare Vibo, però, Scardecchia ha voluto congedarsi con una lettera.
Ecco il contenuto integrale
Lascio, dopo cinque anni, il Comando Provinciale di Vibo Valentia per raggiungere Potenza.
Non è facile, oggi, descrivere il turbinio di sentimenti che affolla il mio animo, soprattutto perché, in un lustro, ho imparato ad amare questa Terra ed i suoi Cittadini e proprio questo afflato ha indirizzato e sostenuto la mia azione.
Non è il momento dei bilanci, ma piuttosto del sentito rendimento di grazie.
Ai Vibonesi onesti, per l’affetto con cui mi hanno accolto fin dal vestibolo dell’esperienza in Calabria.
Ai miei Prefetti di questi anni, per la saggia guida assicurata.
All’Autorità Giudiziaria tutta, per il sagace coordinamento compiuto e la prontezza nel recepire ed ampliare i nostri spunti.
Non posso fare a meno di ricordare il Procuratore Generale di Catanzaro, il Presidente del Tribunale di Vibo Valentia, i Procuratori Distrettuali saliti alla funzione durante il mio mandato, il Procuratore Capo di Vibo Valentia e tutti i Sostituti della DDA e della Procura vibonese.
Ai Questori, ai Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, ai Comandanti della Capitaneria di Porto, non solo per le eccellenti relazioni personali ed istituzionali instaurate, ma anche per la crescita umana e professionale avuta dalla pratica con il Loro vissuto.
A tutte le Autorità civili, per quel che hanno fatto.
Ai Sindaci, autori del contributo offerto dai Comuni per la realizzazione del monumento del Bicentenario dell’Arma, posto nei giardini del Quirinale.
Al Vescovo, per la vicinanza testimoniata dalla Sua presenza al Comando Provinciale durante la visita pastorale a Vibo Valentia.
Ai Dirigenti Scolastici ed a tutto il mondo della Scuola, da cui ho tratto linfa vitale per rinverdire il mio entusiasmo.
Agli amici della Stampa e della Televisione, con i quali disponibilità e schiettezza hanno costruito uno splendido rapporto di fiducia.
Al Gruppo Operativo “Calabria” ed all’ 8° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri, per la collaborazione resa preziosa dai risultati, ma soprattutto dall’amicizia con i Comandanti.
All’Arma dei Carabinieri, per la fiducia accordatami nell’assegnazione di questo incarico e per avermi affidato una nuova responsabilità nel Capoluogo della regione Basilicata.
Ed infine ai miei Carabinieri di ogni grado, che ho avuto il privilegio di guidare; le loro azioni, le loro voci ora si incorporano e danno forma ad un pezzo del mio vissuto destinato a rimanere indelebile; riuniscono in una sola veduta tutte le fatiche compiute fino ad assumere, talvolta, la tinta di vere e proprie imprese.
Al Tenente Colonnello Gianfilippo Magro, che mi succede, auguro le migliori fortune.
Colonnello Daniele Scardecchia
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Queste le operazioni condotte sotto la direzione della Procura distrettuale – Dda di Catanzaro
- Il 18.09.2011, i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” traevano in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, un pregiudicato ritenuto responsabile di riciclaggio ed estorsione aggravati dalle modalità mafiose, nell’ambito dell’operazione denominata “Decollo Ter”
- Il 25.11.2011, nell’ambito delle indagini sulla cosca “Soriano” di Filandari (VV), la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia eseguiva un decreto di fermo emesso dalla D.D.A. di Catanzaro a carico di otto individui, tra capi ed esponenti di spicco della suddetta cosca mafiosa, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, minacce e porto e detenzione abusiva di armi e munizioni (operazione “Ragno”)
- Il 14.12.2011, la Compagnia Carabinieri di Tropea concludeva un’articolata indagine nei confronti di un sodalizio dedito al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con capillari articolazioni all’interno di strutture ricettive del comprensorio turistico denominato “Costa degli Dei”, nonché alla commissione di danneggiamenti finalizzati al controllo del territorio. La fase esecutiva vedeva l’arresto, su o.c.c.c., di n. 6 individui contigui alla famiglia mafiosa “La Rosa” di Tropea, nonché il sequestro di un considerevole quantitativo di cocaina (operazione “Cerbero”).
- Nel periodo compreso tra il mese di settembre 2011 e novembre 2012, la provincia di Vibo Valentia è stata teatro di una cruenta faida di ‘ndrangheta, che ha visto contrapposte, in un complesso intreccio di dinamiche criminali, le fazioni “Patania” e “Petrolo/Bartolotta” di Stefanaconi e la “Società di Piscopio” dell’omonima frazione di Vibo Valentia.
Lo scontro affonda le proprie radici negli eventi che hanno interessato negli ultimi anni non solo l’area di Stefanaconi, ma l’intero territorio provinciale, dovendo essere inquadrato nel disegno di alcuni esponenti di spicco della potente famiglia mafiosa “Mancuso” di Limbadi-Nicotera, di riappropriarsi dell’egemonia sulla provincia, messa negli ultimi anni in discussione da altre consorterie di ‘ndrangheta, tra le quali la citata “Società di Piscopio”, che hanno tratto vantaggio da un temporaneo indebolimento della citata cosca “Mancuso”. Ne è conseguito l’appoggio dei Mancuso a fazioni alleate, quali quella dei Patania che, forti di tale sostegno, hanno intrapreso scontri contro le fazioni a loro, ed ai Mancuso, avversarie1.
All’esito delle indagini condotte, i Carabinieri del Comando Provinciale, in data:
a. 20.11.2012, hanno dato esecuzione ad un “decreto di fermo di indiziato di delitto” emesso dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Catanzaro nei confronti di n. 11 esponenti della cosca “Patania” di Stefanaconi, per i reati di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione abusiva di armi, aggravati dalle modalità mafiose (operazione “Gringia”);
b. 10.12.2012, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della citata D.D.A, dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti dei soggetti raggiunti dal suddetto “fermo” e di altri individui, le cui responsabilità penali sono state acclarate nel prosieguo delle indagini;
c. 31.01.2013, in Stefanaconi, all’esito di prolungata attività finalizzata al rintraccio e cattura (condotta unitamente allo “Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria”), hanno tratto in arresto, in esecuzione della sopra richiamata ordinanza di custodia cautelare, un latitante sottrattosi in data 21.11.2012 al provvedimento di fermo di indiziato di delitto;
d. 03.03.2013, in Nicotera, hanno rintracciato e sottoposto a provvedimento di fermo emesso dalla D.D.A. di Catanzaro, MANCUSO Pantaleone, nato a Limbadi il 27.08.1961, pluripregiudicato, sorvegliato speciale di P.S., esponente di spicco dell’omonima famiglia mafiosa e vertice dell’ala militare della stessa, gravemente indiziato dei delitti di omicidio e tentato omicidio aggravati dalle modalità mafiose. L’attività di indagine, convenzionalmente denominata “Dietro le quinte”, prosecuzione di quella denominata “Gringia”, ha consentito di documentare, anche attraverso le dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia, il ruolo del predetto MANCUSO Pantaleone nella faida di ‘ndrangheta che ha visto contrapposte le fazioni “Patania” e “Petrolo-Bartolotta” di Stefanaconi e la “Società di Piscopio” dell’omonima frazione di Vibo Valentia, con particolare riferimento all’appoggio fornito ai “Patania”. In data 25.03.2013 veniva eseguita l’o.c.c.c. confermativa del predetto provvedimento di fermo, emessa a carico, oltre che del prefato MANCUSO Pantaleone, anche di altri due individui contigui alla cosca “Patania”.
- Il 07.03.2013 la provincia di Vibo Valentia è stata interessata da un’operazione di polizia interforze denominata “Black Money/Purgatorio”, nel quale sono confluite indagini del R.O.S. - Sezione Anticrimine di Catanzaro che ha visto l’esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico di diversi elementi di spicco della cosca “Mancuso” e di soggetti ad essa contigui, per i reati di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, violenza privata e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dall’essere stati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p..
- Il 07.05.2012, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia traeva in arresto un latitante, elemento di spicco della citata famiglia mafiosa “Lo Bianco/Barba”, ricercato per associazione mafiosa ed altro (operazione “Cincinnato”).
Il predetto era altresì ritenuto responsabile delle minacce indirizzate al Procuratore Capo della Repubblica di Vibo Valentia.
- Il 10.04.2013, all’esito di complessa attività investigativa convenzionalmente denominata “Rocca Nettuno”, avviata nell’agosto 2012 e volta a disarticolare il vertice della famiglia mafiosa dei “La Rosa” di Tropea, organicamente inquadrata nella “locale” di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia “Mancuso”, i militari della Compagnia Carabinieri di Tropea hanno tratto in arresto, in esecuzione di o.c.c.c. emessa dal G.I.P. distrettuale, quattro individui, tra i quali due elementi di vertice della predetta cosca “La Rosa”, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in più episodi di estorsione continuata, tentata e consumata, realizzati anche mediante imposizione di assunzioni di soggetti presso un’importante struttura ricettiva di Tropea, aggravati dall’essere stati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p..
- Il 23.05.2013, in provincia di Vibo Valentia ed altre località del territorio nazionale, il Comando Provinciale Carabinieri ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari nei confronti di 20 individui, vertici e sodali della cosca “Tripodi” della frazione Porto Salvo di Vibo Valentia, indagati per i reati di associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione, illecita detenzione di arma comune da sparo e frode nelle pubbliche forniture. Contestualmente sono state eseguite le misure patrimoniali a carico dell’organizzazione criminale. L’operazione ha concluso una complessa e prolungata attività investigativa, che ha permesso di accertare l’operatività della citata cosca “Tripodi”, non ancora riconosciuta giudizialmente, ricostruendone le attività illecite nell’arco temporale 2006 - 2012, le dinamiche interne ed esterne, nonché, con il concorso tecnico del Comando Provinciale della G. di F. di Vibo Valentia, i variegati interessi economici in diverse località del territorio nazionale (operazione “Libra”).
- Il 30.10.2013, la Compagnia carabinieri di Vibo Valentia arrestava un latitante contiguo alla famiglia mafiosa “Mancuso”, ricercato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, per essersi sottratto alla esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. il 22 ottobre precedente.
- Il 23.01.2014 e il 26.01.2014, i Carabinieri della Compagnia di Tropea, su decreto di fermo emesso dalla D.D.A. di Catanzaro, arrestavano tre pregiudicati contigui alla citata famiglia mafiosa “Mancuso”, gravemente indiziati di estorsione aggravata dalle modalità mafiose in danno di un imprenditore del luogo, che aveva dovuto pagare 50.000 € dietro percosse a sprangate (operazione “Furio Camillo”).
- Il 23.01.2014, i militari della Compagnia di Vibo Valentia, a conclusione attività d’indagine avviata nel novembre del 2011, all’indomani del taglio di 1000 alberi di ulivo patito da un imprenditore di San Gregorio d’Ippona, eseguono sette decreti di fermo nei confronti di altrettanti soggetti, orbitanti nella famiglia mafiosa “Bonavota”, gravemente indiziati di estorsione e danneggiamento (operazione “Thalita Kumi”).
- Il 25.03.2014, esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. nei confronti di tre esponenti apicali della cosca “Bartolotta-Calafati” di Stefanaconi, ritenuti responsabili, quali mandanti ed organizzatori, dell’omicidio di un pregiudicato consumato in quel centro l’08.04.2008 (operazione “Amarcord”).
- Il 27.03.2014, esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. nei confronti di n. 11 esponenti della cosca “Patania”, ritenuti responsabili di associazione mafiosa, usura, estorsione, danneggiamento, porto abusivo di armi ed altro (operazione “Romanzo Criminale”). Tale attività chiude, di fatto, le indagini sulla faida iniziata nel 2011 ed annulla l’operatività della cosca “Patania”.
- L’01.07.2014, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale esegue una misura di prevenzione reale a carico della famiglia mafiosa “Tripodi” della frazione Porto Salvo di Vibo Valentia mettendo i sigilli a beni per 45 milioni di euro (Operazione “Libra Money”, prosieguo dell’operazione “Libra” del maggio 2013, che aveva portato in carcere 23 sodali del clan).
- Il 18.10.2014, i Carabinieri di Serra San Bruno arrestano un pericoloso latitante vicino alla cosca “Longo-Versace” di Polistena (RC) ed il suo fiancheggiatore per favoreggiamento.
- Il 24.10.2014, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale rintraccia e trae in arresto, in Romania, un pregiudicato del Reggino, latitante da sei anni, resosi irreperibile dopo ripetute violenze sessuali compiute sulla sua segretaria.
- Il 24.11.2014, i Carabinieri di Tropea, dopo sei mesi di ricerche, rintracciano ed arrestano un giovane pregiudicato, vicino alla cosca “Accorinti” di Zungri (VV), responsabile del tentato omicidio di un coetaneo nell’estate precedente.
- Il 25.11.2014, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale esegue sei fermi, emessi dalla DDA di Catanzaro a carico di altrettanti pregiudicati orbitanti nella cosca “Fiarè – Gasparro –Razionale” di San Gregorio d’Ippona (VV) e “Bellocco” di Rosarno (RC), gravemente indiziati di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, in danno di un commerciante del capoluogo. Vengono sequestrati numerosi assegni, una pistola, riti di affiliazione alla ‘ndrangheta ed oggetti preziosi (operazione “Insomnia”).
- Il 12.12.2014, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale esegue sei ordinanze di custodia cautelare, emesse dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, a carico di altrettanti pregiudicati gravitanti nell’orbita delle predette cosche “Fiarè–Gasparro–Razionale” e “Bellocco”, gravemente indiziati di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, in danno di un commerciante del capoluogo (operazione “Insomnia 2”).
- Il 07.01.2015, i Carabinieri di San Gregorio d’Ippona danno esecuzione all’ordine per la carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, traendo in arresto RAZIONALE Saverio, esponente di spicco della citata cosca “Fiarè – Gasparro –Razionale”..
- Il 26.01.2015, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale eseguono un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Catanzaro per complessivi 3 milioni di euro. Oggetto del provvedimento ablatorio risulta essere il cespite patrimoniale riconducibile all’operatività criminale della cosca ‘ndranghetistica dei “Patania” di Stefanaconi (VV) (operazione “Romanzo Criminale 2”).
- Il 05.02.2015, si addiveniva al riconoscimento – per la prima volta in sede giudiziaria – dell’operatività criminale della richiamata consorteria ‘ndranghetistica dei “Tripodi” di Vibo Valentia, grazie all’emissione in sede di giudizio abbreviato da parte del GUP del Tribunale di Catanzaro di una sentenza di condanna per associazione per delinquere di tipo mafioso ed altro a carico di 6 elementi di spicco della cennata consorteria. Nell’occorso, l’autorità giudiziaria disponeva altresì la confisca dei beni patrimoniali – per l’ammontare di complessivi 40 milioni di euro – in precedenza oggetto di sequestro preventivo da parte del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale.
- Il 14.02.2015, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale ha dato esecuzione a n. 2 ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, a carico di altrettanti pregiudicati gravitanti nell’orbita del clan “Lo Bianco/Barba” di Vibo Valentia (operazione “Insomnia 3”).
- Il 29/04/2015, in Zogno (BG), la Compagnia di Serra San Bruno, eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un individuo, responsabile delle maestranze e collaboratore ultradecennale della “Cavalleri Infrastrutture S.r.l.” con sede legale in Dalmine (BG), aggiudicataria dei lavori della costruenda “trasversale delle serre”, tratto Vazzano – Vallelonga, ritenuto responsabile di danneggiamento seguito da incendio, tentata estorsione in concorso continuata con l’aggravante delle modalità mafiose. Secondo l’attività investigativa condotta (operazione “Velo di Maya”), l’arrestato, in concorso con altri, in fase di identificazione, avrebbe dato corso al sabotaggio delle macchine escavatrici ed all’intimidazione di uomini della sua stessa società al fine precipuo di:
a. generare in tutta la compagine imprenditoriale un forte stato di soggezione psicologica, tale da avvalorare la sussistenza di una situazione vessatoria, dal carattere estorsivo;
b. perfezionare, con il ricorso alle modalità mafiose, il proposito di un’associazione criminale, non ancora completamente delineata, finalizzato a costringere la “Cavalleri Infrastrutture S.r.l.” a consegnare a lui e ai correi somme per € 60.000, allo scopo di avvantaggiare altre imprese orbitanti nella criminalità organizzata calabrese ed affidatarie di subappalti nell’ambito della “trasversale delle serre”;
c. indurre, quindi, la casa aggiudicataria ad abbandonare la realizzazione dell’opera pubblica in parola.
- Il 27.05.2015, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Distrettuale di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione denominata “Romanzo Criminale 3”.
- Il 30.07.2015, la Compagnia Carabinieri di Tropea, all’esito di articolate indagini, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Distrettuale di Catanzaro, nei confronti di un esponente apicale della consorteria mafiosa “Tripodi” della frazione Porto Salvo di Vibo Valentia, nella medesima circostanza venivano arrestati in flagranza di reato due individui, per favoreggiamento.
- Il 21.10.2015, in Fabrizia, i miliari della locale Stazione traggono in arresto il latitante Bruno Nesci, cl. 1955, capo della omonima ‘ndrina, ricercato da oltre un anno poiché sottrattosi alla condanna ad undici anni di reclusione per associazione mafiosa.
- Il 30.12.2015, il Tribunale di Vibo Valentia - Sezione Misure di Prevenzione, emette decreto di confisca di beni per oltre quaranta milioni di euro e dispone la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti dei capi e dei sodali della cosca Tripodi di Porto Salvo.
Viene così coronata l’operazione “Libra”, condotta dall’Arma nel 2013, con l’arresto di 23 persone.
- Il 12.01.2016, i militari della compagnia di Vibo Valentia eseguono il fermo, emesso dalla DDA di Catanzaro, verso Francesco Fortuna, cl. 1980, esponente di spicco della consorteria “Bonavota” di S.Onofrio, gravemente indiziato dell’omicidio di Domenico Di Leo, ucciso a colpi di kalashnikov nel 2004, per regolare conti all’interno della “famiglia”.
Il Fortuna era ritenuto responsabile, in concorso, del taglio dei 1000 ulivi compiuto, a scopo di estorsione, in danno della cooperativa con scopi benefici “Thalita kumi”.
- Il 9.03.2016, il Tribunale di Catanzaro condanna al massimo della pena sei esponenti della mafia vibonese e reggina, (‘ndrine “LO BIANCO” di Vibo Valentia, “BELLOCCO” di Rosarno -RC e “FIARE’-GASPARRO-RAZIONALE” di San Gregorio d’Ippona) responsabili di usura ed estorsione.
Il Collegio riconosce anche la sussistenza dei danni patiti dagli imprenditori-vittime e la loro liquidazione in sede civile.
È il sigillo giudiziale dell’operazione “Insomnia” conclusa nel novembre 2014 con il fermo del sestetto, disposto dalla DDA di Catanzaro.
- Il 20.04.2016 sono stati eseguiti, dall’Arma, 8 fermi di esponenti di spicco della cosca “Accorinti Tripodi”, gravemente indiziati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni ed altro.
In tale contesto, vengono scoperti gli autori delle minacce indirizzate nel 2010 al noto giornalista Pietro Comito (operazione “Costa Pulita”).
- Il 15.06.2016, viene arrestato il latitante Francesco Maiolo, irreperibile dal 15.09.2015, colpito da ordine di carcerazione per associazione mafiosa e reati contro il patrimonio aggravati dal metodo mafioso, esponente di spicco della cosca EMANUELE.
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Queste sono, invece, le operazioni condotte sotto la direzione della Procura ordinaria di Vibo Valentia
- Il 12.07.2011, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, su indagini disposte dalla Procura, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa del G.I.P. presso il Tribunale nei confronti di 19 soggetti ritenuti responsabili, in concorso, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Nello stesso contesto sono stati eseguiti n. 16 decreti di perquisizione domiciliare a carico di altrettanti indagati non raggiunti da o.c.c.c., 5 dei quali sono stati arrestati nella flagranza del reato di detenzione illecita di stupefacenti (operazione “Ragazzi in Erba”).
- L’01.12.2011, la Compagnia Carabinieri di Tropea, all’esito di articolate indagini, sottoponeva a fermo di indiziato di delitto tre pregiudicati di San Calogero (VV), ritenuti responsabili dell’omicidio di una donna, verificatosi il 16.07.2011 in San Calogero in conseguenza di rapina in abitazione. (Signora Isabela Raso).
- Il 09.01.2012, la Compagnia di Serra San Bruno traeva in arresto in flagranza di reato due individui resisi responsabili di detenzione abusiva di arma da fuoco clandestina, di n. 1 silenziatore per pistola, munizioni di vario calibro e materiale distintivo delle Forze dell’Ordine. I predetti sono ritenuti contigui alla cosca mafiosa dei “Patania” di Stefanaconi (VV).
- Il 23.03.2012, a Mileto (VV) i militari della Compagnia di Vibo Valentia, su indagini coordinate dalla Procura, davano esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di due individui, ritenuti responsabili del tentato omicidio in pregiudizio di LA SCALA Rocco, verificatosi il 13.09.2011. I predetti risultano contigui alla cosca “Prostamo/Pititto” di Mileto.
- Il 16.04.2012, in diverse località della Provincia, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, su indagini coordinate dalla Procura, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 individui, responsabili di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana.
- Il 10.05.2012, la Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno traeva in arresto in flagranza di reato un imprenditore edile poiché sorpreso in possesso di una pistola Beretta calibro 7,65 mm completa di caricatore contenente 12 cartucce dello stesso calibro, risultata provento di furto.
- Il 30.05.2012, in San Gregorio d’Ippona (VV), i militari del Nucleo Investigativo eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, a carico di un pregiudicato ritenuto affiliato alla cosca “Fiare’-Gasparro-Razionale” di San Gregorio d’Ippona (VV). Il predetto era ritenuto responsabile, in concorso, dell’omicidio di un pregiudicato ritenuto esponente apicale della citata consorteria mafiosa “Prostamo/Pititto”, verificatosi in data 04.06.2011 in San Costantino Calabro.
- Il 17.07.2012, militari del Comando Provinciale Carabinieri, all’esito di articolate ricerche traevano in arresto un pregiudicato, in esecuzione decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, in quanto gravemente indiziato di tentato omicidio.
- Il 08.01.2013, militari della Compagnia di Serra San Bruno traevano in arresto in flagranza di reato, un pregiudicato orbitante nella mafia delle Preserre vibonesi, trovato in possesso di un fucile con matricola abrasa.
- Il 22.01.2013, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia traeva in arresto, in esecuzione ad ordine di carcerazione, un esponente apicale della famiglia mafiosa “Fiarè/Gasparro/Razionale” di San Gregorio d’Ippona.
- Il 20.02.2013, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, traeva in arresto il capo carismatico della famiglia mafiosa “Lo Bianco/Barba” di Vibo Valentia in esecuzione ad un’ordinanza di carcerazione per cumulo di pene.
- Aprile 2013, arresto di:
a. tre pregiudicati e la denuncia di altri due, responsabili di associazione per delinquere e ricettazione, avendo allestito, tra diverse province calabresi, un traffico di auto rubate;
b. tre pregiudicati di Gioia Tauro (RC) in trasferta a Vibo Marina, dove avevano messo a segno numerosi furti.
- Il 26.06.2013, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, traeva in arresto un pregiudicato contiguo alla citata famiglia mafiosa “Lo Bianco/Barba” in esecuzione ad ordine di carcerazione per cumulo pene.
- Il 02.07.2013, la Compagnia Carabinieri di Tropea, traeva in arresto cinque persone responsabili dell’omicidio, a seguito di rapina, in danno di una donna e della commissione di altre cinque rapine ai danni di anziani nella zona di San Calogero e Mileto (operazione “Ritorno al Futuro”). (Segn. n. 26/54-0/2013 in data 02.07.2013 della Compagnia Carabinieri di Tropea).
- 27.08.2013, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, traeva in arresto due esponenti di spicco della famiglia mafiosa “Bonavota” di Sant’Onofrio (VV), responsabili di violazione degli obblighi imposti dall’A.G.
- Settembre 2013, arresto di:
a. un soggetto di Serra San Bruno, responsabile di atti persecutori, protrattisi per anni in danno di una ragazza, minacciata di morte se avesse contratto matrimonio con il suo innamorato;
b. un esponente apicale della famiglia mafiosa “Fiumara” di Francavilla Angitola (VV), per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S., accertata dai Carabinieri.
- Il 22.11.2013, la Compagnia Carabinieri di Tropea, traeva in arresto un pregiudicato, su decreto di fermo emesso dalla Procura di Vibo per l’omicidio di un esponente della famiglia mafiosa “La Rosa Antonio”, consumato nel settembre precedente per motivi passionali.
- Il 10.12.2013, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia traeva in arresto sette pregiudicati di rilevante spessore criminale contigui alla citata consorteria mafiosa “Pititto/Prostamo”, responsabili di spaccio di stupefacenti ed estorsione.
- Il 04.01.2014, la Stazione Carabinieri di Dinami (VV) arresta, in flagranza di reato, un individuo per tentato omicidio di un giovane che, ricoverato in prognosi riservata, riuscirà a salvarsi.
- Il 17.01.2014 l’Arma di Vibo Valentia, con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, in esito prolungata attività d’indagine, rintraccia ed arresta un latitante che, a seguito di sentenza definitiva passata ingiudicata, doveva scontare la pena di anni 6 e mesi 8 di reclusione per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e armi clandestine. Contestualmente vengono denunciate altre sette persone, per aver aiutato il latitante a sottrarsi alla cattura.
- Il 17.02.2014, i militari della Compagnia di Vibo Valentia e di Serra San Bruno, arrestano un pastore romeno, sul quale pendeva un mandato di arresto europeo poiché condannato in via definitiva a due anni di reclusione per reati contro la persona.
- Il 24.04.2014, si eseguivano n. 17 provvedimenti di ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di altrettante persone - in servizio presso l’A.S.P. di Vibo Valentia – presidio ospedaliero di Pizzo, in qualità di dirigenti sanitari, assistenti amministrativi, infermieri - tutte responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata. I provvedimenti restrittivi sono frutto di attività d’indagine avviate nel mese di giugno del 2012 a seguito di numerose segnalazioni giunte da parte di privati cittadini e hanno permesso di documentare – attraverso attività di videoripresa e numerosi appostamenti svolti presso la sede del centro servizi sanitari e socio sanitari del presidio ospedaliero di Pizzo - reiterate condotte da parte dei dipendenti A.S.P. consistenti nell’allontanarsi dal luogo di lavoro per finalità estranee alle attività d’ufficio cagionando un ingente danno economico all’erario in ragione di ore di lavoro retribuite ma mai prestate. Con la notifica dei provvedimenti, per tutti i soggetti, è scattata la sospensione dall’impiego per la durata di due mesi (operazione “ASP–etta”).
- Il 22.05.2014, i Carabinieri di Vibo Valentia, su segnalazione del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, rintracciano ed arrestano due cittadini polacchi, gravati da un mandato d’arresto europeo per omicidio e rapina aggravata in concorso, commessi a Londra in danno di un connazionale.
- Il 23.07.2014, i Carabinieri di Serra San Bruno traggono in arresto un romeno poiché ritenuto responsabile di rapina e del conseguente omicidio dell’anziana Lucia Ioppolo, rinvenuta cadavere il 23.11.2013 presso la propria abitazione. Nello specifico, a seguito delle risultanze investigative, il Tribunale di Vibo Valentia – Ufficio GIP emetteva l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del reo che, rintracciato in Romania, veniva tratto in arresto su mandato di arresto europeo e condotto in Italia ove è attualmente detenuto (operazione “Nemesi”).
- Il 16.10.2014, i Carabinieri di Soriano Calabro arrestano, in flagranza di reato, quattro pregiudicati della provincia di Reggio Calabria ritenuti responsabili di tentata rapina commessa - poche ore prima – in una gioielleria di Dasà. Vengono sequestrati i veicoli, gli indumenti e le armi utilizzate per compiere l’azione delittuosa.
- Il 13.12.2014, i Carabinieri di Vibo Valentia arrestano, in flagranza di reato un esponente di spicco della famiglia mafiosa “Lo Bianco/Barba” di Vibo Valentia – poiché ritenuto responsabile delle rapine avvenute rispettivamente il 18.10.2014 presso il Supermarket “Baldo” di Vibo Valentia ed il 13.12.2014, presso il distributore di carburanti “Esso”, sito in viale Affaccio di Vibo Valentia.
- Il 26.12.2014, i Carabinieri di Mileto arrestano, su fermo d’indiziato di delitto, l’autore di una rapina perpetrata il 23.12.2014 presso l’ufficio postale della frazione Paravati del Comune di Mileto.
- Il 03.02.2015, i Carabinieri di Serra San Bruno, arrestano il Sindaco di Nardodipace, LOIELO Romano – nonché tre imprenditore locali (TASSONE Romolo, RULLO Fabio e CARRERA Mario) – e deferiscono in stato di libertà n. 12 soggetti fra amministratori pubblici ed imprenditori locali. Su tali presupposti, è stata accolta la proposta di scioglimento del Comune di Nardodipace.
- Il 13.02.2015, in Serra San Bruno, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto, su mandato dell’A.G., un pregiudicato responsabile di estorsione e truffa aggravata continuata in danno di un anziano del posto.
- Il 05.03.2015 e il 09.03.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, all’esito di articolate indagini, sottoponeva a fermo di indiziato di delitto due individui di Pizzo, ritenuti responsabili di rapina ai danni di un commerciante.
- L’11.03.2015, la Compagnia Carabinieri di Tropea, traeva in arresto in flagranza di reato, un pregiudicato contiguo alla citata famiglia mafiosa “La Rosa”, poiché ritenuto responsabile di violazione alle norme inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S.
- Il 24.03.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, a seguito di articolate indagini, arrestava un pericoloso latitante, di nazionalità marocchina, colpito da ordinanza di custodia cautelare per essersi reso responsabile di rapina aggravata.
- Il 09.04.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, su indagini disposte dalla Procura, dava esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Procura della Repubblica – presso la Corte d’Appello di Catanzaro, nei confronti di una persona responsabile di omicidio e occultamento di cadavere in concorso.
- Il 11.04.2015, nella frazione Marina del Comune di Vibo Valentia, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, rintracciava e sottoponeva a fermo di indiziato di delitto un individuo ritenuto responsabile di tentato omicidio.
- Il 12.04.2015 in Acquaro (VV) militari del Comando Stazione Carabinieri di Arena (VV) traevano in arresto in flagranza di reato un pregiudicato ritenuto contiguo al sodalizio criminale “Emanuele” di Gerocarne (VV), poiché resosi responsabile della violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale di P.S.
- Il 30.04.2015, i militari della Stazione Carabinieri di Limbadi arrestano in flagranza di reato, un esponente apicale dalla citata famiglia mafiosa “Mancuso”, poiché ritenuto responsabile di violazione alle norme inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S..
- Il 07.05.2015, la Compagnia Carabinieri di Tropea, all’esito di articolate indagini, dava esecuzione a n. 4 ordinanze di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di altrettante persone responsabili di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
- Il 18.05.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia unitamente a personale del N.O.E. di Reggio Calabria, a conclusione di attività d’indagine avviata nell’anno 2008, notificavano a n. 8 persone – due funzionari della provincia, due del comune di Maierato e quattro titolari di industrie della zona – altrettanti avvisi di garanzia per il reato di disastro ambientale doloso e frana. Le indagini, svolte sotto il coordinamento della locale Procura, hanno consentito di acclarare una mancata gestione del depuratore a servizio della predetta zona industriale e l’illecito smaltimento di reflui industriali inquinanti nel predetto fosso.
- Il 28.05.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, all’esito di articolate indagini, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di un soggetto responsabile di rapina aggravata in concorso.
- Il 29.06.2015, la Compagnia Carabinieri di Tropea, all’esito di articolate indagini, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di un esponente apicale della consorteria mafiosa di Zungri.
- Il 30.07.2015, la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia traeva in arresto in flagranza di reato, un individuo resosi responsabile di rapina aggravata ai danni di una donna.
- Il 20.08.2015, i militari di Vibo Marina arrestano Luciano Macrì, elemento contiguo ai “Lo Bianco-Barba”, per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S.
- Il 28.08.2015, la Compagnia Carabinieri di Tropea e lo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, arrestavano in flagranza di reato due persone responsabili di detenzione e coltivazione illegale di una vasta piantagione di cannabis.
- Il 19.09.2015, le Compagnie Carabinieri di Vibo Valentia e Tropea, unitamente allo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, arrestavano in flagranza di reato, due persone responsabili di detenzione e coltivazione illegale di una vasta piantagione di cannabis.
- Il 25.09.2015, i militari della Stazione di Vibo Marina eseguono sei OCC emesse dal Tribunale su richiesta della Procura, a carico di altrettante persone, che avevano organizzato truffe on line in tutta Italia, percependo corrispettivi in denaro per vendite di strumenti musicali e materiali informatici, in realtà mai consegnati.
- Il 13.10.2015, i militari della Stazione di Filandari arrestano Domenico Soriano, cl. 1959, elemento di spicco della omonima cosca, nella flagranza della violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S.
- Il 24.10.2015, la Stazione Carabinieri di Soriano Calabro arresta tre persone, trovate in possesso numerose armi e munizioni.
- Il 12.11.2015, militari di diverse Stazioni della Provincia notificano 68 avvisi di garanzia per associazione a delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni, mediante l’organizzazione di falsi sinistri stradali. Tra gli indagati compare un medico.
- Il 18.02.2016, militari della sezione di P.G. e della Compagnia di Vibo Valentia eseguono OCC emessa dal Tribunale su richiesta della Procura nei confronti di due rumeni, un uomo ed una donna, responsabili di omicidio e rapina in danno un anziano, spogliato dei suoi beni e poi fatto affogare in mare a Pizzo.
- Il 22.02.2016 militari della Compagnia di Tropea eseguono OCC emessa dal Tribunale su richiesta della Procura nei confronti di Fabio Condoluci, cl. 1972, responsabile del tentato omicidio in danno di Andrea Comerci, nel giugno 2015, fatto segno da colpi di arma da fuoco esplosi in pieno giorno a Ricadi, nei pressi di un passaggio a livello.
- A cavallo del ferragosto 2016, i Carabinieri delle Compagnie di Tropea e Vibo Valentia risolvono, in tempi strettissimi, tre fatti di sangue, dati da un omicidio e due tentati omicidi. Tra questi ultimi il ferimento di una ragazza ventenne di Nicotera, colpita dal fratello a colpi di fucile.
A 2446 ammontano, infine, gli arresti effettuati (una media di 480 all'anno), mentre le denunce in stato di libertà sono state 10256.
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