Giovedì, 07 Febbraio 2019 18:31

Vibo commissariata dalla Sanità al Comune. L'appello del Codacons: «Garantire i servizi»

Scritto da Redazione
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Il Codacons si fa portavoce del territorio lanciando un messaggio rivolto alle istituzioni con la speranza che venga colto anche dalle realtà associative territoriali. Come si evince in una nota , il sodalizio coglie l'occasione dei recenti insediamenti commissariali, sia al Comune di Vibo che al settore Sanità della Regione e dell'Asp, e nel contempo si rivolge anche ai nuovi presidenti della Camera di Commercio, della Provincia ed al Prefetto. «L'intento – spiega l’avvocato Cricenti – è quello di stimolare, anche per il tramite del Prefetto, l'istituzione di un tavolo permanente finalizzato ad assicurare programmazione, attuazione e monitoraggio continuo e serio. Lo scopo: Fare rete».

Un messaggio rivolto dunque ai principali Enti ma anche alle realtà associative del volontariato oltre che del mondo imprenditoriale e sindacale, nonché agli Ordini Professionali.

Il Codacons evidenzia come purtroppo fino ad oggi si è «registrata una pressocché scarsa (o comunque inidonea) attività di concertazione e programmazione, ovverosia l'unica metodologia di amministrazione realmente idonea ad essere rappresentativa e di tutela delle esigenze del territorio».

Ed ancora, si legge sempre nella nota «i problemi che lamenta e vive il territorio, purtroppo, sono gravi e riguardano anche servizi essenziali (acqua, gestione dei rifiuti, dissesto idrogeologico, tutela del mare, inquinamento, sanità) ed hanno una ricaduta anche in termini negativi sullo sviluppo turistico, culturale, imprenditoriale con effetti inesorabili sull'occupazione e la tutela dei giovani e del loro diritto di potere restare nella loro terra!»

Il Codacons ha pertanto ritenuto necessario mettere in rilevo le maggiori criticità che in questi anni si sono riscontrate, ovverosia l'assenza di una programmazione a lungo termine e frutto di concertazione e condivisione, nonché il problema del ciclico “riparto-rimpallo” di competenze tra Istituzioni, ovverosia i principali fattori che, con precipuo riferimento ad alcune problematiche, poi divenute emergenze, si sono dimostrati essere concause del drammatico stato attuale! Le tematiche che il Codacons ha messo in rilievo sono molteplici ed attengono tutte a beni vita fondamentali idonei ad incidere sia sulla qualità della vita che sulla salute.

A solo titolo esemplificativo si è posta la necessità di una reale e concreta risoluzione delle problematiche ambientaliste e di tutela della salute connesse ad esempio al servizio idrico, non essendo più accettabile che lo stesso si caratterizzi da così tanti livelli di inefficienza quali quelli che ormai da anni attanagliano i cittadini vibonesi

E così per la tutela del Mare in quanto ormai «la città non può più sopportare le cicliche problematiche sui depuratori, piuttosto che sulla pulizia dei fossi. Esiste normativa comunitaria da applicare, bisogna istituire un sistema di monitoraggio reale, non limitarsi a porsi, solo in estate  e per giunta in maniera non satisfattiva, i problemi  della sola balneabilità, ma è imprescindibile un'indagine seria, volta a risalire alle fonti d'inquinamento, e quindi operare un efficiente monitoraggio delle acque dei corsi d'acqua, dalla loro origine e sino alla foce. I controlli sulla balneazione si sono sempre  dimostrati riduttivi ed inidonei a monitorare e risolvere le problematicità: il monitoraggio deve essere continuo e costante e si deve assicurare ai bagnanti sistemi efficienti di segnalazione e conseguentemente pubblicità agli esiti degli accertamenti doverosamente da eseguire!».

In generale, nella nota il Codacons invita ad affrontare in un'ottica di programmazione anche i problemi dell'inquinamento del mare, del suolo e dell'aria ed individuare nella concertazione le «modalità di superamento delle criticità e, quindi, di valorizzare detti Beni Comuni, quali forme di sviluppo». In altre parole, spiega Cricenti, «per il Codacons non è più possibile rimandare il momento per superare ostacoli burocratici ed impedimenti formalistici e ciò in nome della legalità. Nel far ciò bisogna che tutte le Istituzioni operino congiuntamente».

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