E nell’ambito del consiglio comunale straordinario, voluto lo scorso martedì 5 gennaio, dal primo cittadino Domenico Villì, è arrivata una rivelazione che sembra destinata a far discutere ulteriormente, resa direttamente dalla bocca del parroco Angelo Facciolo che – secondo quando riportato dalla Gazzetta del Sud – avrebbe ricevuto, di recente, pesanti intimidazioni. «Sono stato minacciato per aver detto ai fedeli, durante la celebrazione religiosa, di denunciare. Ho ricevute lettere anonime e minacce verbali, ma io non mi arrendo e la comunità non si deve arrendere alla violenza».

L’invito del parroco, dunque, rivolto alla comunità, sarebbe stato quello di non abbassare la testa di fronte ai gesti, sempre più numerosi, subiti negli ultimi mesi e caratterizzati da furti seriali e diversi altri atti criminosi. Ma, secondo il racconto del prelato, la controffensiva dei malviventi non si sarebbe fatta attendere, giunta dunque sotto la forma di una minaccia esplicita. 

Al consiglio hanno preso parte le vittime dei cinque furti ed il proprietario di un’abitazione alla quale era stato appiccato del fuoco. Ognuno ha reso i particolari dei diversi casi di criminalità che, loro malgrado, li hanno visti protagonisti. Non è mancata, contestualmente, la presenza dei rappresentati politici. Oltre alle rassicurazioni dei componenti del locale consiglio comunale, manforte alla causa sicurezza è arrivata dal deputato Bruno Censore che ha partecipato ai lavori, chiedendo la maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio: «Ci impegneremo affinché venga aumentato il controllo con la presenza di altre pattuglie». Sulla stessa falsa riga il primo cittadino Villì che ha parlato della necessita di «tornare alla normalità», facendo fulcro in particolare su «azioni in concerto con le altre istituzioni». 

Ed a rappresentare la Regione Calabria erano presenti anche i consiglieri regionali Michele Mirabello, Giuseppe Mangialavori e Vincenzo Pasqua, anche loro pronti a rendersi portavoce della problematiche che affliggono Vazzano, impegnandosi a mettere in campo, in tempi brevi, azioni utili per la risoluzione delle stesse.