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Torna in libertà Romolo Tassone – figlio del presunto boss di Cassari, Bruno Rocco Tassone – che ad inizio febbraio era finito agli arresti domiciliari, assieme al sindaco di Nardodipace, Romano Loielo e ad altri due indagati, per quanto emerso nell’ambito dell’inchiesta “Uniti per la truffa”. Il provvedimento, senza alcuna misura alternativa, è stato deciso dal Tribunale del riesame. A riferirlo è l'Ansa.
Gli arresti erano stati effettuati lo scorso 3 febbraio per una presunta truffa aggravata, di circa 100mila euro, ai danni della Regione Calabria e della Comunità Europea. All’indirizzo di Tassone, ex vicesindaco del Comune di Nardodipace e presidente all'associazione “Allarese calcio”,la Procura di Vibo Valentia contesta di aver beneficiato di finanziamenti dei fondi Por Calabria, destinati alla promozione di corsi di formazione professionale in realtà mai effettuati.
Due giorni fa il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, aveva inviato al Comune del paese montano delle Serre la Commissione di accesso incaricata a stabilire potenziali infiltrazioni mafiose nella gestione dell'ente. E' il terzo accesso negli ultimi sette anni.
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