Mercoledì, 25 Febbraio 2015 11:25

Infocontact, sit-in di protesta a Vibo. Ecco la lettera che gli operatori consegneranno al Prefetto

Scritto da Salvatore Albanese
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Sono ore concitate per gli operatori in servizio nelle sedi vibonesi dell’ormai ex Infocontact dislocate a Serra San Bruno e Stefanaconi – entrambe a rischio accorpamento con la sede centrale di Lamezia Terme – che questa mattina hanno promosso un sit-in di protesta a Vibo Valentia nei pressi della Prefettura.

Contestualmente si stanno incontrando a Roma, nei locali del Ministero dello Sviluppo economico, i referenti delle sigle sindacali e i vertici dell'Abramo customer care (che recentemente ha acquisito la proprietà del ramo aziendale a cui fanno capo proprio gli operatori di Serra e Stefanaconi) e della Comdata (che invece si è aggiudicata la sede di Rende). Nell’ambito della manifestazione odierna una delegazione a rappresentanza dei lavoratori sarà ricevuta dal Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno. Ecco di seguito il testo della lettera che gli sarà consegnata dai 92 operatori di Serra e Stefanaconi.

Eccellenza

Con la presente la informiamo della tragica situazione che si sta verificando nei confronti di 92 operatori outbound Infocontact (Infocontact Spa con Sede Legale in Roma via Antonio Allegri da Correggio 13, Sede Operativa ed Effettiva in Lamezia terme pad g 2- zona Industriale) con sede nei centri di Serra San Bruno e Stefanaconi.

Dopo il fallimento di Infocontact avvenuto ufficialmente il 24 Luglio 2014, e dopo sei mesi di commissariamento, siamo giunti all’acquisizione ormai imminente della stessa società, smembrata in due rami: Rende andrà a Comdata (Sede Legale ed Amministrativa via Anna Kuloscioff 33, Milano), mentre Lamezia andrà ad Ambramo Customer Care (Sede Amministrativa Località Difesa-Zona Industriale I- 88050- Caraffa di Catanzaro (CZ), Telefono +39 0961 900001, Fax +39 0961 954003, Sede Legale via della Convertite, 5 I- 00187- Roma). Il 19 Febbraio 2015, tramite comunicati ufficiali rilasciati dai commissari abbiamo appreso la notizia che i “nostri centri periferici” saranno progressivamente dismessi ed i lavoratori spostati su Lamezia Terme. Questa notizia ha portato decisamente sgomento tra noi operatori, in quanto la nuova sede di lavoro dista a circa 50 km dagli attuali centri, da percorrere su strade da tutti note per le loro condizioni disastrose. Non ci sono quindi le condizioni economiche e logistiche per recarsi in sicurezza nella nuova sede di lavoro poiché il nostro è un contratto a progetto che, come lei ben sa, non garantisce una stabilità economica tale da poterci permettere uno spostamento quotidiano nella sede di Lamezia Terme. In un territorio difficile come quello del vibonese, caratterizzato da un alto tasso di povertà, disoccupazione giovanile e soprattutto femminile, considerando il fatto che in entrambi i  centri è presente almeno il 70% di donne,madri che portano a casa uno stipendio, a volte minimo, ma allo stesso tempo importante per i loro figli, giovani speranzosi di realizzare i loro sogni e laureati che i loro sogni ormai li hanno chiusi in un cassetto. 

Una situazione di questo tipo porterebbe un ulteriore degrado economico e sociale nella provincia tutta già dichiarata dall’Istat la provincia più povera d’Italia. 

Oggi, 25 Febbraio 2015 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si sta tenendo un tavolo tecnico tra i sindacati e i due acquirenti, Comdata e Abramo Costumer Care. Chiediamo a Lei, Eccellenza, un intervento concreto per fare in modo che anche questa volta i lavoratori vibonesi non siano costretti ad abbandonare il proprio paese per assicurarsi un futuro migliore. 

Eccellenza, vogliamo vivere il NOSTRO territorio, vogliamo lavorare per arricchire il nostro territorio. Non chiediamo molto, solo la possibilità di mantenere il nostro posto di lavoro che, teoricamente, c’è stato garantito, ma in realtà saremo messi nella condizione di doverlo volontariamente abbandonare!

Con la speranza che non vengano disattese le prospettive di lavoro per gli interessati alla vicenda, attendiamo con fiducia il suo intervento ed una risoluzione del problema. 

Con osservanza 

I lavoratori dei centri di Serra San Bruno e Stefanaconi

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