Carrera, 29 anni, era l'unico dei quattro arrestati a cui ancora non era stato notificato il provvedimento deciso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore Mario Spagnuolo, conseguente all’inchiesta “Uniti per la truffa”. Oltre a Carrera – che si fino a ieri si trovava all'estero, in Svizzera – la misura degli arresti domiciliari aveva già riguardato il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, di 43 anni, l’ex vicesindaco Romolo Tassone di 38 anni e l’imprenditore Fabio Rullo, 35enne.

Secondo quanto emerso nell’ambito dell’inchiesta denominata “Uniti per la truffa”, che punta a fare luce su una presunta truffa ai danni dell'Unione europea, dello Stato e della Regione Calabria, Mario Carrera viene indicato come titolare del Pub Ascot, una delle attività beneficiarie di alcuni finanziamenti pubblici, adoperati però – secondo gli inquirenti – per arricchimento personale e non, piuttosto, per la reale destinazione per i quali erano stati erogati, ossia la creazione di corsi e tirocini di formazione professionale.

Oltre alle posizioni di Loielo, Tassone, Rullo e Carrera si aggiungono quelle di ulteriori dodici soggetti sottoposti all'obbligo di firma alla polizia giudiziaria: Maurizio Maiolo, Graziella Tassone, Sonia Cavallaro, Immacolata Aloi, Claudia Ienco, Lucia Primerano, Marinella Iacopetta, Marisa Maiolo, Rita Fazio, Valeria Demasi, Grazia Silipo e Sandro Randò.