Questo anche il “grande” interrogativo attorno al quale da ormai troppo tempo ruota il futuro, non solo infrastrutturale, di un intero comprensorio stanco di lavori, progettazioni e cantieri eterni che, rinvio dopo rinvio, continuano a posticipare ad oltranza il completamento di un’opera la cui realizzazione si è ormai trasformata in una farsa, paradossale e infinita, capace di abbracciare oltre mezzo secolo di storia.

L’incontro si è tenuto, dunque, in un’affollata sala conferenze di Palazzo Staglianò, sede municipale del Comune di Chiaravalle. Un serrato faccia a faccia che alla fine ha consegnato poche certezze e molti dubbi, in linea con le vicende che da sempre caratterizzano la realizzazione di quella che avrebbe dovuto essere un’infrastruttura essenziale per la viabilità del nostro territorio, una strada a scorrimento veloce che – almeno secondo la progettazione originaria – avrebbe collegato il litorale ionico catanzarese con quello tirrenico vibonese.

In definitiva, non è emersa alcuna data certa per la consegna dei lavori, anzi, secondo quanto riferito dal capo compartimento Anas Calabria, Vincenzo Marzi, tutto resta abbastanza astratto: «Entro l’estate del 2015 – ha spiegato – se la ditta rispetterà il crono-programma, dovrebbero concludersi i lavori dell’asta principale». I tempi, però, in realtà, sono destinati a lievitare ulteriormente, e non per via dei collaudi effettuati negli ultimi giorni sui piloni già realizzati, ma piuttosto a causa delle difficoltà economiche con cui devono misurarsi le imprese esecutrici, spesso incapaci di far fronte agli impegni assunti. Gli interrogativi restano anche per il tratto Argusto – Gagliato, dove le corsie sono ormai ultimate ma mancano la segnaletica e i guardrail. Per il troncone che invece da Montecucco conduce all’autostrada A3, all’altezza dello svincolo di Pizzo Calabro, bisognerà attendere almeno fino al mese di dicembre, mentre, questo pare certo, a Chiaravalle non ci sarà alcuna variante rispetto alla progettazione attuale della rotatoria.

Tra le tante considerazioni sollevate dai sindaci, significativa è stata la proposta arrivata dal primo cittadino di Torre di Ruggiero, Pino Pitaro, che ha lanciato l’istituzione di un Osservatorio permanente, formato da amministratori locali e tecnici Anas, allo scopo di monitorare il prosieguo dei lavori e risolvere le problematiche che man mano emergeranno da qui fino alla consegna dei lavori.