Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Traffico di reperti archeologici e associazione per delinquere. Secondo quanto emerso dall’inchiesta “Purgatorio 3” del 20 luglio scorso, il presunto boss di Limbadi Pantaleone Mancuso sarebbe al vertice di un sodalizio criminale dedito al traffico di reperti archeologici.
Come riportato dall’Agi, la Dda di Catanzaro ha presentato appello dinanzi al Tribunale del Riesame rispetto all’ordinanza con la quale il gip distrettuale, Abigail Mellace ha rigettato le richieste della Procura distrettuale in ordine alle misure cautelari avanzate nei confronti di una presunta associazione per delinquere dedita al traffico di reperti archeologici con al vertice il boss di Limbadi appunto (68 anni) conosciuto con lo pseudonimo “Vetrinetta”. Oltre al reato di associazione per delinquere semplice, la Dda aveva chiesto delle misure cautelari per l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa, oltre all’aggravante delle modalità mafiose nella commissione di altri reati legati al traffico di reperti archeologici che sarebbero stati trafugati, attraverso scavi clandestini, dall’antico tempio della ninfa Scrimbia a Vibo Valentia. L’appello della Dda riguarda Giuseppe Tavella, 54 anni, di Vibo Valentia; i presunti finanziatori dell’associazione, Francesco Staropoli, 56 anni, di Nicotera (Vv), commerciante di auto a Vibo Valentia, e Gaetano Scalamogna, 55 anni, avvocato di Vibo; Pietro Proto, 53 anni, di Vibo Valentia ma residente a Ricadi (Vv); Giuseppe Bragho’, 68 anni, di Vibo Valentia, archeologo, indicato come «anello di congiunzione per la vendita e l’esportazione dei reperti illecitamente trafugati».
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno