L’emergenza Coronavirus sta avendo effetti economici e sociali devastanti soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione. Tra queste, rientrano anche i tirocinanti in servizio al Parco naturale regionale delle Serre e al Comune di Serra San Bruno che, a causa della pandemia, sono stati sospesi dal servizio nei mesi di novembre e dicembre. Vista la situazione, la Regione Calabria aveva promesso loro che «sarebbe intervenuta, attraverso un’indennità di sostegno una tantum, ma ad oggi - spiegano i lavoratori - non abbiamo visto nulla di tutto ciò. A marzo dello scorso anno era stato introdotto un sostegno pari a 500 euro, che però non abbiamo percepito visto che su 7000 tirocinanti, circa 800 non abbiamo presentato la relativa domanda. La Regione, in accordo con i sindacati, ha ripresentato la misura a novembre, quando avremmo dovuto percepire 500 euro, mentre la somma prevista per dicembre era pari a 1000 euro. Dalla Cittadella ci hanno fatto sapere che i fondi ci sono e che quanto prima ci verranno accreditati, ma ancora siamo in attesa. Dove sono andati a finire i nostri soldi?». I tirocinanti non sembrano intenzionati ad attendere oltre e, per questo motivo, si sono detti pronti a recarsi nel piazzale antistante la Cittadella per avviare una forma di protesta pacifica. «Siamo stanchi delle solite pacche sulla spalla e delle promesse campate in aria. Pretendiamo che ci vengano riconosciuti i nostri diritti, perché alla fine di questo si tratta. Se chi di dovere non interverrà al più presto cercando di fare chiarezza sulla questione, siamo pronti non solo a bruciare le tessere elettorali davanti alla Regione, ma anche a interpellare le autorità competenti». In conclusione, i lavoratori ringraziano Cgil, Cisl e Uil che «sono stati sempre al nostro fianco e ci hanno supportato in ogni iniziativa».