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Ci potrebbero essere delle importanti novità nella vicenda relativa alla scomparsa di Maria Chindamo, l’imprenditrice 44enne di Laureana di Borrello, sparita nel nulla nel maggio di tre anni fa.
In base a quanto riportato oggi dal settimanale “Giallo”, infatti, almeno tre persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati e, tra queste, ci sarebbe anche il cognato della donna, scomparsa nei pressi dell’azienda agricola di sua proprietà situata nel territorio di Limbadi, al confine tra il Vibonese e il Reggino. I reati contestati sono quelli di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere. L’inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Secondo i magistrati vibonesi, le altre due persone iscritte nel registro degli indagati non sarebbero parenti della donna ma, in ogni caso, collegate in qualche modo alla sua scomparsa. La casa dell'ex cognato, sposato con una sorella dell'ex marito di Maria Chindamo, sarebbe stata perquisita e sarebbe stato anche prelevato il suo Dna per confrontarlo con il sangue trovato sulla macchina della vittima.
Tra le ipotesi che sarebbero state avanzate, ci sarebbe quella relativa al fatto che Maria Chindamo possa essere stata uccisa per una sorta di vendetta dopo il suicidio del marito, avvenuto in seguito alla separazione tra i due esattamente un anno prima della scomparsa. Un’altra, sempre secondo il settimanale “Giallo”, porta invece a delle tensioni che sarebbero sorte poco prima della scomparsa in merito ad alcuni terreni di proprietà di Maria e dell'ex marito.
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