Il presunto tentato omicidio era avvenuto il 2 luglio scorso sulla Statale 18, vicino il centro commerciale Vibo Center. Causa? Dissidi familiari. Alessandro Musumeci (33 anni) era stato il bersaglio del cognato Pasquale Massaria (42 anni) ristoratore residente a Ionadi, il quale gli aveva esploso contro un colpo di pistola. È di ieri mattina il verdetto da parte del Gup di Vibo, 3 anni e 8 mesi per Massaria, di seguito al processo con rito abbreviato (erano stati 9 quelli chiesti dal pubblico ministero). Come riportato dal Quotidiano del Sud si è arrivati alla derubricazione del reato, per come chiesto dalla difesa: lesioni aggravate dall'uso dell’arma ed in continuazione con la detenzione della pistola al posto di tentato omicidio. Il legale di Massaria ha rilevato che «l'imputato esploso un solo colpo senza reiterarne altri, anche quando era a terra la persona offesa unitamente alla circostanza che, pur avendo la possibilità di attingere la vittima al tronco alto del corpo avesse sparato in direzione del fianco sinistro basso (dove non ci sono organi vitali), sono stati elementi che non consentivano, stante la direzione equivoca della condotta, di escludere il dolo omicidiario».

Nel luglio scorso, di seguito al ferimento del cognato, Massaria si era reso irreperibile per poi essere individuato dalla Polizia subito dopo.