Nel corso della mattinata odierna, il sindaco Bruno Rosi, richiamando l’ordinanza emessa il 3 settembre scorso, con la quale – fino a nuova disposizione – veniva disposto il divieto all’uso dell’acqua erogata nel territorio comunale dalla quasi totalità dei serbatoi annessi alla rete idrica (ad eccezione di quella proveniente dalla fontana pubblica denominata “Guido”), ha emanato una nuova ordinanza attraverso la quale è stata emessa la revoca parziale dell’atto precedente.

Ad oltre un mese di distanza, quindi, alla luce di nuove analisi effettuate ancora dalla ditta Esi Las Srl per conto del Comune di Serra San Bruno, è emerso il ripristino delle condizioni di conformità al D. Lgs. 31/2001 dei campioni prelevati ben venti giorni fa, il 17 settembre, dalle fontane pubbliche di piazza San Giovanni, piazza Mons. Barillari e dalla fontana Scorciatina, che dunque tornano ad essere dichiarate potabili. Analogo provvedimento interessa anche il serbatoio di Guido, mentre per tutti gli altri resta in vigore, quindi, il divieto di utilizzo dell’acqua. Le criticità, riferite a parametri microbiologici, riscontrate ad inizio settembre – si deduce di conseguenza – permangono per i serbatoi comunali di "Ninfo" e "Castagnari", dai quali viene dunque erogata acqua da considerare ancora non potabile.

Anche se esplicitamente nell’atto non viene fatto riferimento ad ulteriori campionamenti o riscontri analitici oltre a quelli effettuati dalla Esi Lab, il sindaco ha comunque ordinato anche la revoca per l’acqua erogata dal serbatoio Sorical di località “Timpone Tondo” che serve gran parte del territorio comunale, ciò, probabilmente, sulla base di controlli interni effettuati dalla stessa società di gestione delle risorse idriche calabresi.

Copia dell’ordinanza è stata trasmessa, per conoscenza, all’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, al distretto sociosanitario di Serra San Bruno, alla Prefettura di Vibo, alle sedi Sorical di Catanzaro e Vibo.