Nella giornata di ieri, il personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia ha arrestato F. G., di 59 anni, e C. D., di 43 anni, entrambi del Vibonese, in quanto colti nella flagranza della coltivazione di una piantagione di marjuana ad Acquaro. Gli operatori della Squadra Mobile, nel perlustrare una zona impervia, hanno constatato la presenza di numerose piante di marijuana, dislocate in più appezzamenti di terreno situati ai lati di un costone montano. Inoltre, è stato rinvenuto un essiccatoio artigianale con all’interno marijuana appesa a dei fili di ferro, in fase avanzata di essiccazione. La piantagione risultava ben curata, con piante che arrivavano fino a 3 metri di altezza, ed essendo plausibile, secondo gli agenti, che la stessa fosse ancora “attiva”, è stato effettuato un servizio di appostamento notturno, in modo da identificare gli autori della coltivazione. Alle prime luci dell’alba, il personale ha notato due uomini scendere da una stradina scoscesa e dirigersi verso l’essiccatoio, stradina impervia, nascosta nella boscaglia, che conduce esclusivamente alla piantagione. Mentre cercavano di accedere all’essiccatoio, con già in mano gli arnesi del mestiere, i due sono stati bloccati e tratti in arresto. Sono 503, invece, le piante rinvenute che, previa campionatura, sono state distrutte sul luogo del rinvenimento. La sostanza trovata all’interno dell’essiccatoio è risultata essere pari al peso di 36,65 kg. Il valore di mercato di quanto sequestrato, secondo gli agenti della Squadra Mobile, è di circa 500mila euro, con un valore triplicato nella vendita al dettaglio. Le due persone, su disposizione del sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Corrado Caputo, che ha diretto le indagini, sono stati tradotti in carcere in attesa dell’udienza di convalida.