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Prenderà il via il prossimo 8 giugno davanti al Tribunale di Vibo Valentia il processo a carico di quattordici persone, tra le quali spicca anche il nome di don Salvatore Santaguida, l'ex parroco di Stafanaconi coinvolto nell'operazione “Romanzo criminale”, portata a termine nel marzo del 2014 dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo contro presunti affiliati del clan dei Patania di Stefanaconi, coinvolto negli ultimi anni in una sanguinosa faida di 'ndrangheta contro il clan rivale dei "Piscopisani".
Il sacerdote – rinviato a giudizio dal gup distrettuale di Catanzaro - dovrà rispondere delle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreto d'ufficio in concorso. Oltre a Santaguida, alla sbarra sono finiti anche moglie e i figli di Fortunato Patania, presunto boss di Stefanaconi ucciso nel 2011 nei pressi di un distributore di benzina alle porte di Piscopio, e altri presunti appartenenti e fiancheggiatori della cosca. Tra questi ci sono anche Giuseppina Iacopetta (moglie del boss ritenuta al vertice della cosca dopo l'omicidio del marito); i fratelli Saverio, Salvatore, Giuseppe, Nazzareno, Andrea e Bruno Patania; Cosimo e Caterina Caglioti; Nicola Figliuzzi; Cristian Loielo; Alessandro Bartalotta; Francesco Lo Preiato e Sebastiano Cannizzaro, l'ex sottufficiale dei carabinieri, in carcere fino al 10 marzo scorso e poi rimesso in libertà.
Gli altri tredici imputati erano stati rinviati a giudizio lo scorso 13 marzo mentre la posizione del sacerdote era stata stralciata.
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