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SERRA SAN BRUNO - Si è parlato anche del progetto Miapi (Monitoraggio individuazione di aree potenzialmente inquinate) nel corso del programma quotidiano di informazione giornalistica “Radiosveglia – La notizia ha le Serre in bocca” in onda tutte le mattine su RS98.
Il chiarimento è avvenuto in seguito alle dichiarazioni – riportate in un articolo del Quotidiano della Calabria – con cui il sindaco di Fabrizia, Antonio Minniti ha rassicurato i cittadini in merito all’assenza di sostanze tossico-radioattive nel territorio del suo Comune. L’informazione, ricevuta in seguito ad un colloquio che Minniti ha avuto qualche giorno fa con Paolo Minutoli, comandante regionale del Noe, seppur abbia fatto fare un sospiro di sollievo al primo cittadino e alla popolazione, non è stata però seguita dal rapporto ufficiale e dettagliato di cui lo stesso Minniti ha richiesto copia per poter dare notizie certe, che si attendono dalla fine di febbraio. In attesa di ricevere dichiarazioni ufficiali, la direttrice generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di RadioSerra98 aggiungendo qualche informazione in più rispetto a quelle note e sottolineando l’importanza della sinergia tra sindaci e Arpacal nell’ambito di questo progetto in modo tale che chi è più vicino al territorio – in questo caso il sindaco Minniti – possa dare suggerimenti utili alle ricerche.
«Il progetto Miapi prevede dei voli su indicazioni di Arpa e poi il Ministero trasmette a noi i risultati – ha dichiarato telefonicamente Santagati –. Tutto il processo è coordinato dal Noe e, in questo momento, dal comandante Minutoli che è l’unica persona che ha l’autorità per poter diffondere i dati. Noi siamo il braccio operativo tecnico. Per quanto riguarda i report dell’area di Fabrizia non abbiamo trovato attualmente delle anomalie in quei chilometri di territorio che abbiamo sorvolato».
Durante l’intervista radiofonica la dottoressa ha ribadito il fatto che le ricerche stiano continuando e ha aggiunto che «in certe zone, dove per motivi tecnici con l’elicottero non si può arrivare, noi andremo fisicamente sul terreno con attrezzature altamente sofisticate e faremo dei rilievi a terra. Questo non perché abbiamo dubbi ma per approfondire ancora e perlustrare altre aree». Per queste ulteriori ricerche, che dovrebbero avvenire non solo nel Vibonese ma in tutta la Calabria, per il momento non è stata fissata nessuna tabella di marcia: si è nella fase della pianificazione e progettazione. «I tempi li daremo – ha concluso Santagati – quando avremo definito il cronoprogramma degli adempimenti».
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