L'arma è stata denunciata nel mese di luglio del 1975 all‘indomani della entrata in vigore della legge 110\75. Indi, coloro che erano in possesso di armi hanno subito ottemperato alle disposizioni in materia di armi e munizioni di guisa che il signor Pisani Francesco (classe 1920 e deceduto nell’anno 2013) ha denunciato il possesso di una arma e di munizioni al Comado Stazione dei carabinieri di Serra San Bruno, guidato alla epoca dal maresciallo maggiore Giovanni Pastore, che aveva ricevuto dal signor Contabile Salvatore (emigrato negli Usa) il quale a sua volta la aveva denunciata il 12 aprile 1965. Il signor Pisani Francesco è deceduto e l’arma è rimasta nel possesso della moglie Contabile Maria Teresa (classe ) a tutt’oggi vivente che al momento della dichiarazione di successione in buona fede non ha curato le pratiche di successione mortis causa. Indi, gli agenti operanti erano a conoscenza che la pistola era regolarmente denunciata sin dal lontano 1956 poiché il registro delle armi consente la mappatura delle armi presenti in loco. Ma vieppiù. Al momento dell’arrivo dei carabinieri la figlia della signora che ha aperto la porta ha prontamente e con disinvoltura consegnato l’arma de qua agli agenti. Nessuna detenzione illegale di armi ma una semplice dimenticanza in buona fede di denunciare il possesso in capo alla moglie; signora Contabile Maria Teresa, titolare di un attività commerciale dal 1972 ad oggi.

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Riportiamo con piacere la nota del legale, ma facciamo notare che l'articolo in questione è stato scritto attingendo notizie da un comunicato stampa diffuso dalle forze dell’ordine e pubblicato da diverse testate giornalistiche e non solo dal Vizzarro. È utile inoltre sottolineare che, non a caso, quando si tratta di vicende di cronaca che non contemplano reati gravi o misure di limitazione della libertà personale, le generalità delle persone coinvolte non vengono da noi mai riportate. Dobbiamo invece constatare come in questo caso sia stata proprio l'avvocato con la sua nota di replica a rendere note le generalità della signora coinvolta in questa vicenda che, altrimenti, sarebbe rimasta nell’anonimato più assoluto.

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