Riceviamo e pubblichiamo

Le azioni di tutela e di valorizzazione dei luoghi naturali, giunti intatti ai nostri tempi solo perché preservati dall’azione antropica, sono messe a dura prova da una profonda crisi di valori etici e morali che in maniera esponenziale minacciano tali luoghi e di cui ogni giorno si assiste impotenti ad atti scellerati generati solo da volontà economiche e di pregiudizio da vari contesti amministrativi e politici.  Preservare l’ambiente e gli ecosistemi naturali che ricadono nel Parco Naturale delle Serre rappresenta uno dei capisaldi su cui si basa la mission che il commissario Dott. Sodaro ha tracciato fin dai primi giorni del suo insediamento, ritenendo in primis un dovere morale favorire un’integrazione perfetta tra uomo e ambiente naturale, senza che il fattore umano, spinto sempre più da meri bisogni economici e di consensi politici territoriali, prevalga a discapito della natura alterando l’equilibrio perfetto di cui fin dal 1091 San Bruno da Colonia comprese l’importanza e infatti secondo i suoi dettami grazie alla contemplazione della bellezza della natura era possibile ritrovare la presenza del Creatore. Per tali motivi, il Parco delle Serre pone in ogni sua azione il valore sociale, etico e morale perché riconosce una pluralità di ruoli imprescindibili: naturalistici, culturali, storici e antropologici. In particolare, il bosco dell’Archiforo rappresenta un fiore all’occhiello dell’intero territorio del Parco, testimone del lungo lavoro della natura, punto di richiamo per turisti ì ed escursionisti, nonché riferimento per attività di educazione ambientale e per ultimo ma non di meno importanza da sempre oggetto di studio da parte della comunità scientifica locale ed internazionale. Per tali motivazioni, il percorso intrapreso da parte del dott. Francesco Bevilacqua, rinomato scrittore e molto attivo nel volontariato ambientalista con le maggiori associazioni del settore, sposa favorevolmente gli obiettivi già intrapresi da codesto Ente. Promuovere il bosco Archiforo tra i 40 siti al mondo dove praticare la silvo-terapia è l’intento dell’iniziativa avviata dallo scrittore e trasmessa con un importante servizio televisivo e può rappresentare una nuova modalità di vivere il bosco. La silvo-terapia può diventare un’ulteriore destinazione potenziale per le attività (economiche e sociali, dirette e indirette) legate al bosco e la stessa Regione Calabria, con l’emanazione del Piano Forestale Regionale 2014-2020 (Burc n. 105 del 7 Novembre 2017) riconosce tale pratica quale azione dedita al miglioramento della qualità della vita. Pertanto, le azioni del Parco saranno mirate a mantenere e valorizzare la dimensione sociale e culturale delle foreste, riconoscendo nel bosco dell’Archiforo uno strumento di sviluppo, coesione sociale e territoriale, sostenendo pienamente le azioni di promozione avviate dal dott. Bevilacqua, e, così come lui stesso ribadito, adottando una serie di iniziative per sensibilizzare maggiormente le comunità territoriali. Infatti, accogliendo favorevolmente l’iniziativa sopra citata, il Commissario Sodaro confida nella massima collaborazione con gli enti pubblici, i privati e le numerose associazioni ambientaliste che animano periodicamente il territorio del Parco al fine di potere valorizzare le risorse forestali con interventi di gestione, ponderatezza e salvaguardia che diano un valore aggiunto ad un bene naturale il cui ruolo multifunzionale supera di gran lunga il mero profitto economico.

LOTTA BIOLOGICA AL CINIPDE DEL CASTAGNO Il Parco Naturale Regionale delle Serre, con l’assistenza tecnica del personale del Centro-ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) di Serra San Bruno, ha provveduto al “lancio” dell’antagonista naturale del “cinipide galligeno” del Castagno, nell’ambito del proprio programma di controllo biologico di questo pericoloso parassita messo in campo per il secondo anno .

Quest’anno, il numero degli interventi realizzati sono stati maggiormente intensificati così come previsto nella pianificazione che l’Ente ha voluto perseguire per combattere questo grave parassita che sta mettendo in serio pericolo le coltivazioni dei castaneti da frutto e da legno di tutto il territorio regionale. Gli interventi posti in essere sono stati il frutto del lavoro svolto in sinergia e concordati con i Sindaci dei Comuni interessati (Badolato, Brognaturo, Cardinale, Satriano, San Sostene, Serra S. Bruno, Spadola, Guardavalle, Stilo, Bivongi, Mongiana, Fabrizia, Nardodipace, Pizzoni, Gerocarne) ricadenti nell’ambito territoriale dell’Ente e hanno riguardato anche i castaneti presenti nelle aree boscate delle foreste regionali in gestione all’Ente.

Domenico Sodaro
Commissario del Parco delle Serre