Mercoledì, 03 Giugno 2020 11:03

Lingotti d’oro e case a Roma per gli imprenditori vicini ai Mancuso, sequestro da oltre 2 milioni

Scritto da Redazione
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I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito un sequestro di beni, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, nei confronti di imprenditori ritenuti contigui al clan di ‘ndrangheta Mancuso di Limbadi, nel Vibonese.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale capitolino su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma, trae origine dall’approfondimento del curriculum criminale e della posizione patrimoniale di Luigi Ferruccio Bevilacqua (morto a 70 anni nel 2018), arrestato dalle fiamme gialle nel 2015, nell’ambito dell’operazione “Hydra”, per i reati di usura, intestazione fittizia di beni ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

Nel 2009, Bevilacqua - definito da alcuni collaboratori di giustizia come «colletto bianco, usuraio e riciclatore vicino alla cosca Mancuso» - aveva deciso di trasferirsi dalla Calabria a Roma per scontare la misura dell’obbligo di dimora ma aveva mantenuto i rapporti con la terra d’origine e proseguito le attività illecite per le quali è stato poi arrestato. Emblematico il contenuto di alcune intercettazioni: «…siamo sempre vicini, siamo sempre una famiglia… questo non c'è dubbio…».

I proventi venivano reinvestiti in bar, ristoranti, pescherie e rivendite di orologi, tutti nella zona di piazza Bologna, sequestrati nel corso della operazione in questione nonostante la loro reale titolarità fosse stata schermata utilizzando prestanome. Le successive indagini svolte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziaria nell’ambito dell’operazione “Mago” hanno consentito di ricostruire le ricchezze illecitamente accumulate nel tempo e dimostrare la loro notevole sproporzione rispetto ai redditi dichiarati.

Il provvedimento ha ad oggetto i seguenti beni, riconducibili a Bevilacqua e ai suoi due figli - anche loro arrestati nel 2015 - e a due imprenditori: 9 unità immobiliari, site a Roma e Torre Boldone (BG); 14 lingotti d’oro del peso complessivo di circa 5 kg; 4 automezzi e disponibilità finanziarie, il cui valore supera i 2 milioni di euro.

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