Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L’Arma dei carabinieri di Vibo ha festeggiato, nella sede del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, il 204° anniversario della sua fondazione, stretta attorno alle autorità della provincia, i sindaci e i commissari, tanta gente comune, numerosi familiari e simpatizzanti dell’Arma con tanti alunni delle scuole del Vibonese con i loro insegnanti e genitori.
Partecipato il coinvolgimento dei vibonesi e la cornice di festa resa suggestiva dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli alunni del Liceo “Capialbi” diretti dal maestro Diego Ventura, al cui coro si sono aggiunte le autorità, i carabinieri e i tanti presenti. Nel corso della cerimonia, alcuni alunni della scuola “Don Bosco” di Vibo Valentia hanno accompagnato il vice prefetto vicario Eugenio Pitaro, il presidente del Tribunale Alberto Nicola Filardo, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, il procuratore facente funzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Filomena Aliberti, il rappresentante della Dda Annamaria Frustaci, mentre premiavano i carabinieri che si sono distinti nell’anno per atti di valore. Un gesto di colleganza ideale tra le nuove generazioni e i carabinieri quali esempi di vita e rispetto delle regole.
Un ringraziamento ai carabinieri di Vibo per il loro servizio per i cittadini della provincia e un messaggio di fiducia nelle istituzioni e nell’Arma nella lotta alla ’ndrangheta quello espresso dal comandante dei carabinieri di Vibo che, accompagnato dagli ufficiali e dai comandanti delle Stazioni, ha ricordato come in città siano presenti Reparti di eccellenza dell’Arma. Carabinieri per lo più giovani che, nel Vibonese, si formano professionalmente per poi spendere l’esperienza maturata in Calabria nelle altre città d’Italia e anche all’estero dove l’Arma è un’eccellenza investigativa ed un modello per le Polizie da ricostruire come in Asia, Medioriente e Africa con la cosiddetta Polizia di Stabilità.
Nessun bilancio da parte del colonnello Gianfilippo Magro, comandante provinciale dell’Arma, ma un grazie ai carabinieri di Vibo per il loro lavoro: «Non è questa la sede per fare bilanci. Però posso confermare che tutti noi carabinieri di Vibo Valentia, condividiamo il dovere quotidiano di rispondere al bisogno di sicurezza dei nostri concittadini ed il progetto di liberare la provincia di Vibo dalla presenza arrogante della 'ndrangheta. Tutti noi condividiamo la responsabilità del nostro servizio, sacrificando chi la giovinezza, chi il tempo per la famiglia, chi l'aspirazione ad una vita senza ansie preoccupazioni». Il colonnello Magro ha voluto mettere in luce come le Stazioni dei carabinieri nei centri del Vibonese costituiscano un «punto di riferimento per la cittadinanza, soprattutto come i carabinieri si prendano cura con passione dei loro concittadini e l’attenzione nei riguardi dei più deboli, anziani, donne e giovani. Tutti noi condividiamo la responsabilità del nostro servizio, sacrificando chi il tempo per la famiglia, chi l'aspirazione ad una vita senza ansie preoccupazioni, chi la giovinezza…La discreta presenza di noi carabinieri nelle piazze e nelle vie dell’intera provincia, l’attenzione ai bisogni della cittadinanza e in particolare, la cura dei più deboli, le donne e gli anziani, sono una certezza per i cittadini e un invito a rivolgersi a noi con fiducia». A proposito di giovani, il colonnello ha voluto ricordare come l’Arma territoriale e Forestale di Vibo abbia investito sulle Scuole rinnovando la campagna di incontri: «Alla formazione dei giovani non solo tecnica, ma anche etica, noi carabinieri crediamo fortemente ed è per questo che anche quest'anno abbiamo svolto con passione e responsabilità le campagne di incontri presso gli istituti scolastici proprio per accrescere il senso del dovere negli uomini e nelle donne di domani».
«L’Arma di Vibo – ha detto ancora Magro - è una compagine di uomini e donne organizzata nel dettaglio, consapevoli di essere parte di una delle Istituzioni più efficienti e apprezzate del Paese, ma soprattutto sono consapevoli di svolgere un ruolo cruciale nella provincia di Vibo, ogni giorno portando a termine un compito, con passione». A tal riguardo, è stato sottolineato come la città di Vibo sia la sede di Reparti di eccellenza dell’Arma quali «i carabinieri del 14° Battaglione che, dal 1° marzo dello scorso anno, si sono insediati a Vibo e su cui non solo la nostra provincia ma l'intera Calabria può contare nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico; lo Squadrone Eliportato Cacciatori che da anni costituisce un modello di eccellenza, i cui straordinari risultati nella lotta alla 'ndrangheta sono stati riconosciuti in tutta Italia, tanto da essere replicato anche in Sicilia; i carabinieri Forestali del Comando Gruppo e del Reparto Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell'ambiente, dei nostri boschi, delle nostre bellezze naturalistiche; gli Elicotteristi e il Nucleo Cinofili, una presenza qualificata e specializzata, al servizio della cittadinanza della nostra Provincia e della Calabria rispettivamente ben dal 1969 e dal 1978».
In conclusione, il colonnello Magro ha voluto riservare un momento per ricordare i caduti dell’Arma in particolare «il brigadiere Gaetano Miscia, vittima del dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il carabiniere Antonio Civinini, medaglia d'Argento al valor militare, il cui sacrificio onoreremo il prossimo venerdì 22 giugno con un concerto presso l’auditorium della ex chiesa dello Spirito Santo e sabato 23 giugno in piazza Martiri d’Ungheria». Poi la consegna delle ricompense ai militari che si sono particolarmente distinti per atti di valore o per significative operazioni di servizio. La mattinata si è conclusa per i ragazzi con l’esibizione dei cani Acrab e Jetta Mors del Nucleo Cinofili. A seguire la visita alla mostra statica dove le diverse specialità hanno messo in mostra i loro mezzi. Molto apprezzato dai più piccoli lo stand dei Carabinieri Forestali dove è stato riprodotto l’ambiente dei boschi delle Serre con riproduzione della flora e fauna con la presenza di un falco e un ghebbio nonché un esibizione di reperti sequestrati. Infine la visita all’elicottero.
Di seguito l’elenco delle onorificenze consegnate ai militari che si sono distinti in maniera particolare:
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