È stato un incontro «molto proficuo oltreché davvero cordiale» quello svoltosi nei giorni scorsi alla Prefettura di Vibo Valentia dove il capo dell’Ufficio territoriale del governo Roberta Lulli ha ricevuto la responsabile regionale per l’Ufficio scolastico regionale delle Consulte provinciali studentesche Franca Falduto e il presidente dello stesso organismo per la provincia di Vibo Valentia Clemente Galeano. 

«Il colloquio - si legge in una nota - è iniziato con una breve illustrazione della base normativa su cui si fonda la Consulta, organismo istituzionale nato con un decreto del Presidente della Repubblica nel 1996 che è andata perfezionandosi negli anni. Pertanto, essa è da considerarsi espressione massima della rappresentanza studentesca tanto che si prevede come prossimo impegno promosso proprio dalle Consulte calabresi di essere estesa a livello europeo come proposta d’inserimento nei sistemi d’istruzione degli altri Paesi membri dell’UE all’interno del programma Next Generation EU».

«Il prefetto - si legge ancora nel comunicato diffuso dalla Consulta - ha ascoltato attentamente, interloquendo con vivo interesse durante la descrizione delle numerose attività realizzate in un arco temporale abbastanza ampio, durante il quale l’ormai trentennale esperienza professionale di Franca Falduto ha garantito la continuità e anche la documentazione del ruolo attivo che la Prefettura, sin dai suoi esordi, ha svolto, dimostrando sempre particolare vicinanza al mondo della scuola. I prefetti avvicendatisi negli anni, in prima persona, hanno voluto impegnarsi nell’affrontare diverse problematiche a seguito sinteticamente elencate: dal contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo alla lotta all’uso di alcool e droghe, dal contrasto alla dispersione scolastica alle iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo, dalle iniziative finalizzate all’inclusione ed all’eliminazione di ogni forma di discriminazione alla partecipazione attiva ai progetti delle varie scuole di ogni ordine e grado». L’occasione dell’incontro è stata utile anche per «discutere delle tante interessanti iniziative che la Consulta studentesca ha realizzato negli anni, azioni educative trasversali finalizzate all’obiettivo principale di rafforzare il legame tra gli studenti e le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio divenendo modello d’eccellenza in Italia. Tra le tante è stato ricordato, ad esempio, l’aver avuto l’onore di consegnare direttamente nelle mani del presidente della Repubblica, durante la parata del 2 giugno di qualche anno fa, una bandiera tricolore realizzata all’uncinetto da nonne e nipoti per esprimere anche il valore del raccordo generazionale nel dar vita ad un’iniziativa così straordinaria. Con altrettanta soddisfazione è stato ricordato l’impegno organizzativo, tanto gravoso quanto gratificante, connesso con la cerimonia di conferimento del Premio Filangieri all’allora capo della polizia, il prefetto Gabrielli che si espresse unitamente ai responsabili del Cerimoniale del Viminale, con generose parole di elogio nei confronti delle Consulte studentesche. E ancora la partecipazione commossa, costante e consapevole, ogni 23 maggio, dal decennale delle stragi di mafia del 1992 a tutt’oggi, alla commemorazione di Palermo, alla presenza delle massime autorità istituzionali ea a centinaia di studenti di tutta Italia distinguendosi sempre per la qualità dei progetti educativi contro la diffusione di violenza e criminalità».

«Alla luce del pregresso vissuto e in virtù della condivisione di una metodologia di lavoro ispirata alla concretezza operativa, il prefetto Roberta Lulli, oltre a esprimere apprezzamento per le tante e interessanti iniziative delle quali è venuta a conoscenza, ha voluto porre l’attenzione anche su alcune note criticità tra cui le difficoltà legate al Trasporto scolastico rese ancora più urgenti dalle restrizioni indotte dalla pandemia. Pertanto, nell’ottica di una forte sinergia istituzionale, che è appunto la mission prioritaria della Consulta studentesca - conclude la nota - è stato rinnovato l’impegno di affrontare insieme e, per quanto possibile, prevenire, le difficoltà da risolvere per garantire un avvio dell’anno scolastico il più sereno possibile e, con esso, una sana crescita delle giovani generazioni all’insegna dei più alti valori etici e morali, quelli che fanno veramente progredire una comunità educante».