Mercoledì, 01 Novembre 2017 12:48

Il caso Ceravolo a “Le Iene”, Bartone: «Quei “giovani” non rappresentano Soriano»

Scritto da Redazione
Letto 8579 volte

SORIANO - Non ha mancato di suscitare commenti e reazioni il servizio di Giulio Golia, inviato di punta del popolare programma “Le Iene”, andato in onda ieri in prima serata su Italia 1 (qui il video).

Golia è stato a Soriano la scorsa settimana per occuparsi del caso di Filippo Ceravolo, giovane del luogo ucciso a soli 19 anni, il 25 ottobre del 2012, e riconosciuto vittima di mafia dal ministero dell’Interno. A 5 anni dall’omicidio di Filippo, rimasto vittima di un agguato di ‘ndrangheta solo perché aveva chiesto un passaggio a un conoscente, Domenico Tassone, che sarebbe stato il vero obiettivo dei killer, i genitori del 19enne continuano a invocare verità e giustizia. L’indagine sulla morte di Filippo, un delitto che si inquadra nella faida tra le cosche Loielo ed Emanuele, sono state infatti archiviate senza esito e per questo il padre e la madre del ragazzo, Martino e Anna, hanno rilanciato ai microfoni de “Le Iene” il loro appello affinché si arrivi ad individuare i colpevoli di un omicidio efferato che ha sconvolto la comunità sorianese.

E proprio dai cittadini di Soriano sono arrivate alcune prese di posizione circa il contenuto del servizio di Golia. Se infatti, da un lato, diverse persone non hanno esitato a pronunciare parole chiare di condanna ai microfoni di Italia 1, dall’altro ci sono stati alcuni giovani che, mentre la “iena” Golia andava a cercare (invano) lo stesso Tassone, hanno rivolto fischi e parole di scherno nei confronti dell’inviato di Mediaset suscitando l’indignazione di alcuni dei loro concittadini. A partire dallo stesso Martino Ceravolo, che ha ringraziato Golia e si è anche scusato pubblicamente sui social network per il comportamento dimostrato nell’occasione da alcuni suoi compaesani. In molti hanno dato seguito alle parole del padre di Filippo ribadendo vicinanza e solidarietà alla sua famiglia. Tra i commenti anche quello di Giovanni Catanzaro, ispettore di polizia e investigatore che conosce bene il territorio delle Preserre, che ha scritto su Facebook: «Certo che i giovani di Soriano non hanno onorato la memoria di Filippo con il loro comportamento. Io non credo che questa sia la realtà della gioventù sorianese... o quantomeno me lo auguro... Il comportamento di questi giovani contrasta con la dignità e la bontà d'animo di un padre che ha amato ed amerà per sempre il proprio figlio». A prendere posizione è stato quindi anche il sindaco di Soriano, Francesco Bartone, che, sempre su Facebook, ha commentato: «Quei "giovani" non rappresentano Soriano! Sono lo 0,001%, praticamente zero! Hanno loro anche un' anima ma non lo sanno. Un giorno capiranno speriamo presto ma capiranno».

Colpisce, infine, che alle parole di vicinanza espresse da diversi sorianesi non abbiano fatto eco dichiarazioni pubbliche di rappresentanti politici del Vibonese. Fatta eccezione per i sindaci di Soriano, Sorianello e Gerocarne e del vicesindaco di Fabrizia, che hanno preso parte alla manifestazione tenutasi mercoledì scorso in ricordo del 19enne vittima di mafia, nessun politico della zona si è schierato pubblicamente al fianco della famiglia Ceravolo. Lo hanno fatto, invece, in diverse occasioni, la senatrice Doris Lo Moro, l’ex deputato Franco Laratta e l’ex parlamentare e consulente della commissione Antimafia Angela Napoli.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)