Ruberto era stata nominato alla guida dell’ente in house della Regione nello scorso agosto su assegnazione diretta dell’allora presidente facente funzioni Antonella Stasi. Proprio il caso di Calabria Etica – l’ente in cui, a poche ore dal voto delle ultime elezioni regionali, si sarebbero siglate 251 assunzioni per un importo totale di circa 4 milioni di euro – era stato sollevato qualche giorno fa da Pietro Bellantoni del Corriere della Calabria. Una questione tortuosa della quale – al momento – l’ultimo atto aveva appunto riguardato la compagna di Ruberto, Bianca Maria Vitalone, 43 anni, anche lei assunta in Calabria Etica fino alla fine del 2017 con un contratto di 114mila euro in tre anni, ossia oltre 3mila euro al mese.

Ambiguo – sempre secondo Bellantoni – anche il fatto che «il 70% degli assunti, risulta essere residente nei territori che ricadono all'interno del “collegio Centro” (costituito dalle province di Catanzaro,Vibo e Crotone)». La medesima circoscrizione elettorale nella quale si è ricandidato, ed è poi stato eletto, il consigliere regionale Nazzareno Salerno. Salerno, ex titolare dell'assessorato al Lavoro a cui fa riferimento Calabria Etica, ha trovato proprio in Ruberto un sostegno fruttuoso nel corso della passata campagna elettorale che gli ha permesso di ricevere migliaia di consensi nel Lametino (come d’altronde ammesso anche dallo stesso Ruberto, intento ora a candidarsi a sindaco di Lamezia Terme in quota Forza Italia).

Per tentare di approfondire la questione, nella puntata di questa sera dello speciale Tv7 in onda alle 23.40 su Raiuno, tra gli altri servizi, verrà trasmessa anche un’inchiesta di Riccardo Giacoia sul caso di Calabria Etica. Il tema – spiegano i giornalisti del rotocalco televisivo – è quello dei “carrozzoni”, ossia «gli enti inutili, contraddistinti da sprechi, clientele ed illegalità».

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