È proprio il caso di dirlo: il mare e la montagna si incontrano. Adesso le acque cristalline dello Ionio e i boschi incanti dell’entroterra Vibonese sembrano più vicini. Ciò grazie al Patto di gemellaggio siglato tra il Comune di Soverato e quello di Nardodipace. Un “dislivello” di quasi 1400 metri, tra la città dell’ippocampo e il paese delle megaliti.

I contenuti del Patto, resi noti in questi ultimi giorni con la pubblicazione sull’albo pretorio dell’ente guidato dal primo cittadino Antonio Demasi ma già in realtà definito nel marzo scorso, fanno fulcro su «l’idea di avviare un percorso istituzionale e politico culturale, per la costituzione di un gemellaggio tra i Comuni di Nardodipace e Soverato, lanciata da Giacinto Damiani, il 22 settembre 2018 a Serra San Bruno, in occasione della premiazione dei vincitori del “I concorso internazionale di poesia in italiano, vernacolo e lingua straniera – Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”». Una proposta di aggregazione recepita da Demasi e dal “collega” sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, che hanno fin da subito inteso aderire all’idea, poi perfezionata già nel corso della passata primavera dai rispettivi consigli comunali.

«I due Comuni – si legge nella delibera di recente pubblicazione – hanno molti aspetti complementari che racchiudono in pochi chilometri l’essenza vera della Calabria e che danno a questa parte della Calabria stessa una ricchezza per alcuni aspetti irripetibile: il mare più bello e la montagna che offre un paesaggio unico e originalissimo in questa regione; il mare pescoso dello Ionio catanzarese e i prodotti del sottobosco (funghi, fragole, lamponi) che abbondano nelle montagne delle Serre». Una sinergia ritenuta «di rilevante valore strategico per un futuro turistico che guardi all’interno del territorio ricco di tesori artistici (le opere di Pietro Cascella nella Chiesa di Nardodipace, l’intero paese disegnato dall’architetto Saul Greco) e storici (megaliti che rimandano ai popoli che 5mila anni fa, provenienti dal mare, hanno abitato queste contrade)». Il «senso di amicizia e collaborazione» tra le due comunità verte alla promozione di «iniziative di scambio di esperienze su ogni aspetto della vita sociale e culturale dei due Comuni», tramite «scambi tra le realtà associative e soggetti di volontariato, di natura turistico-culturali ed economico-professionali, per la realizzazione di incontri musicali, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte, conferenze e convegni, per promuovere gite, visite e scambi di esperienze di comunità per anziani».

Insomma, un binomio inedito tra Soverato che – per gli amanti delle statistiche – secondo un recente studio elaborato da twig.pro sulle rilevazioni del Ministero dell’economia e delle finanze è la città più “ricca della Calabria” con un reddito medio dichiarato di 20.072 euro, e Nardodipace che in passato a causa di una lettura poco approfondita di alcuni media nazionali per molti anni ebbe appiccicata addosso l’etichetta di «paese più povero d’Italia».