In base, infatti, a quanto è emerso nel corso della ventiduesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli nella nostra regione, presentato oggi a Roma, il 2015 segna l'arresto della caduta del Pil e la crescita del reddito pro capite (+0,8%) che si attesta a 13,318 euro, in linea con la media nazionale. 

Tra le province, a registrare l'incremento maggiore, ci sarebbero quelle di Cosenza (+1%) e Vibo Valentia (+0,9%). A seguire Catanzaro (0,8%), Reggio Calabria (0,7%) e Crotone (0,3%). Complessivamente le famiglie calabre hanno speso 1,145 milioni di euro (3,4% rispetto al 2014), su un totale nazionale pari a 54,580 milioni di euro. Crescono soprattutto i beni legati alla mobilità: auto nuove (+20,3%), usate (+3,5%) e motoveicoli (+10,4%). Il capoluogo, in particolare, registra una crescita del 24,2% nel comparto auto nuove. Tra le province che riporterebbero un trend positivo per l'acquisto dei beni durevoli ci sono Catanzaro (+5,7%) e Cosenza (+4,5%). Inversione di tendenza, invece, con riguardo alla spesa per elettrodomestici piccoli e grandi che complessivamente hanno registrato una flessione del 2,2 per cento. Come anche nel comparto prodotti informatici dove c'è stato un decremento di oltre dieci punti percentuali (-10,5%). Supera il 12%, invece, la contrazione nel campo degli acquisti nell'elettronica di consumo. In crescita il dato sull'acquisto su beni durevoli che in Calabria, stando ai dati di Findomestic, ha ottenuto un +4,1 per cento. In questo settore tra le province che riportano un trend migliore si segnalano Catanzaro (+5,7%) e Cosenza (+4,5%). Seguono il Vibonese (+2,9%) e per ultima l'area crotonese (+1,9%). 

Dati rassicuranti, dunque, sì, ma gli esperti di Findomestic smorzano gli entusiasmi, sottolineando che il quadro economico resta «critico e le prospettive di ripresa sono ancora deboli».