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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Dopo l'ennesima denuncia pubblica del Comitato civico Pro-Serre, che proprio pochi giorni fa ha fornito prove concrete, corredate da foto, delle tante criticità che incombono sull'invaso dell'Alaco (https://www.ilvizzarro.it/ma-come-fanno-de-marco-e-rosi-a-sostenere-che-lacqua-dellalaco-e-potabile.html), il Corpo Forestale dello Stato è intervenuto ponendo sotto sequestro una mandria di mucche che pascolava indisturbata sulle rive del lago. Di seguito la nota diffusa dal Comando provinciale del Cfs.
Già da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti per la nota vicenda concernente la potabilità dell’acqua, per la quale si è reso necessario disporre da parte della Procura della Repubblica di Vibo Valentia il sequestro dell’impianto acquedottistico effettuato ad opera del Corpo Forestale dello Stato e dai NAS dei Carabinieri, l’invaso dell’Alaco
, in località Piano Lacina di Brognaturo (VV), di proprietà della Regione Calabria e gestito dalla società So.Ri.Cal., continua a far parlare di se. Si rammenta che oltre al bacino artificiale, che approvvigiona molti comuni sia del vibonese, capoluogo compreso, sia del catanzarese, sono tuttora posti sotto sequestro per carenze igienico-strutturali l’impianto di potabilizzazione nonché 59 apparati idrici ad esso collegati, tra pozzi, serbatoi, sorgenti e partitori. Motivazioni, queste, che hanno determinato 26 avvisi di garanzia a carico di persone che, a vario titolo, avrebbero consentito la distribuzione di acqua non potabile per uso umano.
L’ultimo intervento risale a qualche giorno fa, quando gli uomini del Corpo Forestale dello Stato appartenenti ai Comandi Stazione di Serra San Bruno (VV), Vallelonga (VV), Mongiana (VV), Santa Caterina (CZ) e Davoli (CZ) hanno accertato la presenza di 21 animali bovini che abusivamente erano stati introdotti all’interno dell’area recintata dell’invaso con l’intento di lasciarli nutrire liberamente dei pascoli rigogliosi e, naturalmente, potersi fornire di grande disponibilità di acqua. L’aspetto più preoccupante della situazione riscontrata è che gli animali si trovavano proprio nella fascia di rispetto, ovvero a pochi metri dalle rive del lago, dove la presenza di escrementi al suolo potrebbe provocare, ad opera di agenti patogeni nocivi alla salute dell’uomo, un aggravamento della qualità dell’acqua dell’invaso andando a procurare, quindi, ulteriori problematiche ad una già critica situazione.
Per immettere i bovini era stata tranciata in un punto la rete metallica che è posta a protezione dello stesso bacino. Diversi animali erano forniti di marche auricolari che hanno permesso, grazie ai controlli nella banca dati dell’anagrafe bovina, l’individuazione del proprietario risultato essere tale P.P., 45enne di Guardavalle (CZ), il quale è stato immediatamente deferito presso la competente Autorità Giudiziaria competente.
Il P.P. dovrà, pertanto, rispondere dei reati di violazione di sigilli, danneggiamento, introduzione in fondo altrui e pascolo abusivo, nonché per violazione alla normativa sulle aree protette, considerato che la zona interessata è ricompresa all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre e per di più in zona SIC (Sito d’Interesse Comunitario).
I bovini sono stati posto sotto sequestro ed affidati in custodia allo stesso proprietario.
Il Comandante Provinciale
V.Q.A.F. Gaetano Lorenzo LOPEZ
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