La Prima sezione del Tar (Tribunale amministrativo regionale) Calabria, con sentenza pubblicata lo scorso 15 luglio, ha accolto in toto il ricorso proposto dall’avvocato Raffaele Masciari nell’interesse di un proprio assistito, residente nel comune di Fabrizia, contro la Prefettura di Vibo Valentia e il Ministero dell’Interno, che avevano disposto nei confronti dell’uomo il divieto di detenere armi, munizioni ed esplosivi. 

La vicenda trae origini da alcune denunce-querele sporte nei confronti dell’uomo nel mese di luglio 2018 per i reati di minaccia e percosse. A pochi giorni dai presunti fatti contestati, la Prefettura di Vibo Valentia, su proposta dei carabinieri territorialmente competenti, hanno notificato il provvedimento oggetto di impugnazione e il Tar Calabria, con sentenza del 15 luglio scorso, ha dichiarato l’illegittimità del provvedimento e condannato, altresì, Ministero e Prefettura al pagamento delle spese di lite.

«Il Tar - è il commento dell’avvocato Raffaele Masciari - pone così fine ad una incresciosa vicenda che ha visto coinvolto, suo malgrado, un appassionato cacciatore».