Si tratta, dunque, di una delle più vaste piantagioni sequestrate negli ultimi anni, estesa per circa un ettaro e strutturata su cinque diversi appezzamenti ricavati a gradoni su un terreno leggermente scosceso. Le piante erano state coltivate nell’agro di Monsoreto, frazione del Comune di Dinami, lungo il torrente “Torno”, dal quale venivano irrigate grazie ad un impianto di tubature in polietilene.

L’estirpazione e la conseguente distruzione della piantagione – su autorizzazione del Pm competente – è stata effettuata ieri, in un’operazione durata diverse ore vista la mole di piante sequestrate. Già in precedenza, erano state condotte attività di appostamento, che non hanno però permesso di individuare i proprietari della coltivazione, che avrebbero potenzialmente ricavato circa 500mila euro dalla vendita della marijuana. Le indagini sul caso sono comunque ancora in corso.