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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
La preoccupazione è un sentimento diffuso in tutto il mondo imprenditoriale, la paura per una Fase 2 che desta più incognite di quella che ci stiamo lasciando alle spalle e un dubbio che si fa sempre più certezza: quella di essere stati lasciati soli dalle istituzioni.
Ad oggi c’è da ritenere che la categoria non sia messa in condizione di riaprire non solo per i requisiti necessari alla sanificazione, che peccano di dettagliate indicazioni e lasciano largo spazio a pericolose interpretazioni personali, ma soprattutto per l'assenza di una degna iniezione vitale di liquidità la cui che rischia di vanificare le aperture, prive di disponibilità economica e preoccupate per un decremento naturale degli acquisti da parte degli utenti, limitati ai soli beni di prima necessità.
La confusione che perdura dallo scoppio dell’epidemia non può e non deve protrarsi nella Fase 2 di convivenza con il virus, altrimenti i danni per le economie in commento saranno letali.
Devono essere snellite le procedure di sanificazione degli ambienti, eliminando tutte le misure burocratizzanti quali la richiesta di autocertificazione al cliente, non solo per le difficoltà legate alla sua richiesta, quanto perché è inconcepibile pensare di sanzionare il commerciante che non si adegui, nella confusione più totale.
Per quanto riguarda la città di Vibo Valentia, apprendiamo con piacere che il sindaco ha ritenuto giusto accogliere la richiesta di sospensione dell’occupazione del suolo pubblico fino al mese di dicembre, ma ne chiediamo la liberalizzazione, con accesso al beneficio per tutti coloro che ne faranno richiesta e non solo per chi era già in possesso dell’autorizzazione comunale.
Chiediamo inoltre, di prolungare la sospensione del pagamento dei posteggi su strisce blu, già prevista fino al 30 giugno, al mese di dicembre, ciò al fine di incentivare ulteriormente gli acquisti e dare un po' di respiro ai commercianti.
Altra richiesta che Federmoda Vibo Valentia avanza alle istituzioni è la sospensione dei tributi locali, con ogni conseguenza in merito alla prassi di ritiro delle licenze a fronte dei tributi non pagati.
Le aziende del settore, invero, hanno effettuato gli acquisti dei prodotti della stagione in corso circa mesi fa ed avrebbero dovuto essere messi in vendita a partire dal mese di marzo; ad oggi tutta la merce è ancora imballata in magazzino ed è destinata a rimanere in gran parte invenduta con il prolungamento dell’obbligo di chiusura. Nel frattempo, i proprietari immobiliari e i fornitori esigeranno il rispetto delle obbligazioni assunte che i commercianti non saranno, a causa della mancanza di liquidità, in condizione di onorare come in tempo di normalità. Si prefigura un pericolo per la tenuta dell’intera filiera, con il retail in ginocchio per la perdita di un’intera stagione.
In conclusione, ciò che necessita al comparto è un’iniezione di fiducia, sia essa economica che morale. Non dimentichiamo che, di questo passo e senza aiuti concreti, ci ritroveremo con città piene di serrande abbassate e luci spente.
Il presidente Federmoda Vibo Valentia
Antonella Petracca
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