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Con l’approvazione del nuovo decreto Conte, l’Italia è diventata ufficialmente “zona protetta”. Diverse le limitazioni introdotte dal capo dell’esecutivo per cercare di arginare il Coronavirus, su tutte quella relativa agli spostamenti. I cittadini, infatti, potranno continuare a spostarsi, ma solo in casi eccezionali (necessità, lavoro, salute) e per farlo dovranno compilare un’autocertificazione, scaricabile qui.
Lo spostamento potrà avvenire, dunque, unicamente nei seguenti casi: necessità (come, ad esempio, uscire per fare la spesa e acquistare beni di prima necessità o per altre situazioni particolari); lavoro; salute (esigenze sanitarie di varia natura); rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (ad esempio, se una persona è domiciliata in una città, può far ritorno nella località in cui mantiene la residenza). Vietato ogni tipo di spostamento, invece, per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus. L'autocertificazione può essere «resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia». Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, inoltre, ha inviato una lettera ai prefetti per i dovuti controlli che «avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti». La veridicità dell’autocertificazione «potrà essere verificata anche con successivi controlli». In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un'autorità: pena arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro).
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