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Potrebbe esserci una svolta nella vicenda relativa alla sparizione di Francesco Vangeli, il 26enne di Scaliti di Filandari, di cui si sono perse le tracce la sera del 9 ottobre scorso.
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Quotidiano del Sud, infatti, la Dda di Catanzaro - che ha avocato a sé il fascicolo - avrebbe fatto partire i primi avvisi di garanzia. La circostanza sarebbe stata determinata dalla nomina, avvenuta il 20 novembre scorso, di un consulente informatico, l'ingegnere Valente, di Cosenza, per accertamenti tecnici irripetibili che costituiscono il primo atto garantito dell'inchiesta e, appunto, presuppongono la presenza di almeno una persona iscritta nel registro degli indagati. Compito del perito sarà quindi quello di analizzare il contenuto del telefono cellulare del giovane di Scaliti di Filandari del quale è stata rinvenuta, bruciata, nei pressi dello svincolo autostradale di Mileto, l'autovettura. Non solo: ulteriori verifiche verranno estese anche al pc del giovane del quale proprio ieri ricorreva il compleanno e di altri dispositivi già posti sotto sequestro. Massimo riserbo dagli ambienti investigativi sui nomi e sul numero di persone coinvolte - anche se sembrerebbero essere un paio - nei confronti delle quali sarebbero state avanzate le ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere. D'altronde il caso, particolarmente delicato, mentre gli inquirenti sono sempre alla ricerca del corpo del ragazzo. Ricerche che, dopo i casolari e i terreni ubicati lungo la valle del Mesima, stanno interessando da alcuni giorni a questa parte anche il corso d'acqua, scandagliato per chilometri. Ieri, gli uomini al comando del tenente Luca Domizi, le hanno effettuate alla foce del fiume ma, purtroppo, senza risultati.
L'inchiesta sulla sparizione di Francesco Vangeli è entrata, dunque, nella sua fase più importante, con i carabinieri e la Dda di Catanzaro che stanno dettagliatamente ricostruendo tutte le fasi della vicenda, gli spostamenti la sera della scomparsa del giovane e inquadrare definitivamente il movente della scomparsa di Vangeli, le sue ultime ore, le compagnie che frequentava e le persone che avrebbe dovuto vedere proprio la sera del 9 settembre oltre, ovviamente, il posto in cui questo incontro si è tenuto. Alcuni elementi porterebbero a stabilire che questa riunione - si parla nello specifico di una cena rivelatasi poi una trappola per il povero 26enne - sia effettivamente avvenuta al di fuori dei confini comunali, volgendo lo sguardo verso il vicino territorio di Mileto ed è, questo, un aspetto che si sta vagliando con assoluta attenzione, mentre per quanto concerne il movente, come più volte riportato e mai smentito dagli ambienti investigativi, sembrerebbe ormai chiaro quello che porta alla pista passionale, probabilmente una relazione sentimentale pericolosa. E nel frattempo, la madre, i fratelli e gli amici di Francesco Vangeli, nel giorno del più triste dei compleanni del loro amato ragazzo, non smettono di sperare che venga ritrovato almeno il suo corpo.
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