Giovedì, 01 Giugno 2017 18:38

Centro trasfusionale Avis di Vibo, Miceli: “Sarà spostato nei locali dell’Ospedale Civile”

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

In riferimento alle dichiarazioni di autorevoli rappresentanti politici e sindacali riportate da alcuni organi di informazione e riguardanti una presunta chiusura del Servizio Trasfusionale di via Sant’Aloe, la Direzione Sanitaria Aziendale ritiene opportuno fornire alcune doverose precisazioni.

Il provvedimento adottato di spostare il servizio trasfusionale dalla sede di via Sant’Aloe all’interno dell’ospedale di Vibo Valentia, nasce da alcuni obblighi normativi che hanno di fatto ridimensionato le funzioni del servizio trasfusionale della nostra Azienda Sanitaria alla sola raccolta e distribuzione delle sacche di sangue, di plasma e derivati e non più alla lavorazione delle stesse. Per chiarire ciò è necessario ripercorrere alcuni passaggi che riguardano tale vicenda. La Regione Calabria, con il Dpgr n. 32 del 15/04/2011 e smi, ha recepito l'accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali. Successivamente, con il Dpgr n. 33 del 28/3/2012 "Costituzione team per le visite di verifica dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti", è stato avviato il percorso di miglioramento e di qualificazione del sistema trasfusionale al fine di adeguare il sistema trasfusionale calabrese agli standard nazionali ed europei e riorganizzare le strutture trasfusionali secondo modelli di efficienza e di economicità, capaci di garantire la sicurezza del donatore e del paziente attraverso il rispetto dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi specifici. A tal proposito, con il Dpgr n. 58 del 26/6/2014, la Regione Calabria ha approvato la riorganizzazione del sistema trasfusionale regionale, stabilendo la centralizzazione delle attività legate alla lavorazione in tre strutture trasfusionali (Hub) e alla qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti nel Centro unico regionale di Catanzaro e il potenziamento della raccolta del sangue e del plasma nelle restanti strutture (spoke) tra cui l’Asp di Vibo Valentia. Pertanto, si ribadisce che il servizio trasfusionale dell’Asp di Vibo Valentia “non chiuderà i battenti”, al contrario sarà al più presto allocato all’interno del Presidio Ospedaliero, ove la raccolta del sangue avverrà nel rispetto delle norme di sicurezza e secondo la volontà dei donatori, in diretta collaborazione con la sezione Avis con la quale questa Azienda ha oltre mezzo secolo di sinergica attività.

Il direttore sanitario aziendale
Michelangelo Miceli

 

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