Venerdì, 20 Ottobre 2017 14:46

Centri per migranti di Briatico, sospette infiltrazioni dei clan di Vibo e Reggio

Scritto da Redazione
Letto 1244 volte

Emergono nuovi particolari dalle informative che hanno indotto la Prefettura di Vibo Valentia a commissariare tre centri di accoglienza che nel corso degli ultimi anni hanno accolto una mole consistente di migranti approdati sulle coste vibonesi.

In particolare, il Corriere della Calabria ha rivelato oggi nuovi dettagli che avrebbero indotto l'Ufficio territoriale del governo ad emettere le interdittive antimafia all’indirizzo di due cooperative riconducibili pressoché alle stesse persone ed in particolare ad un avvocato, nel recente passato impegnato in politica, indicato come uno dei pilastri delle compagini societarie. Proprio rispetto al ruolo dello stesso legale il provvedimento, per esempio, riporta una nota del comando provinciale dei carabinieri, risalente a metà del settembre 2015, quando l’avvocato avrebbe minacciato, «mostrando una pistola, un individuo di nazionalità senegalese (secondo quanto riferito da quest'ultimo a personale dei carabinieri di Briatico) ospite del centro di accoglienza» gestito dall'associazione in questione.

Appena un mese dopo, lo stesso avvocato, definito «dominus» delle cooperative in questione, sarebbe stato segnalato dalla Questura all'autorità giudiziaria «per aver omesso di denunciare all'autorità di P.S. nei termini di legge la cessione di un'arma da fuoco». Vicenda questa che spinse la Prefettura a disporre «il divieto di detenzione di armi» per l'avvocato-politico “impegnato” nell’accoglienza. Alcuni dei soci dello stesso «dominus» vengono inoltre indicati nelle carte della Prefettura per frequentazioni con persone ritenute vicine ad alcuni clan vibonesi come i Lo Bianco-Barba di Vibo città, gli Accorinti di Briatico e i più noti Mancuso di Limbadi e Nicotera. Sotto la lente di ingrandimento della Prefettura sono finiti anche alcuni contratti di fornitura stipulati fra le cooperative che gestivano i tre centri di accoglienza commissariati e un'azienda i cui titolari, anche in questo caso, sarebbero in collegamento con alcune famiglie di ‘ndrangheta del Reggino quali i Tegano-De Stefano di Reggio, gli Aquino di Marina di Gioiosa e i Barbaro di Platì. Alcune circostanze a riguardo, sono state accertate giudiziariamente e quel che pare certo, almeno per la Prefettura, è che i vincoli fra le cooperative e la suddetta azienda sarebbero stati in realtà saldati in virtù di un subappalto ritenuto illegittimo.

Per ospitare i migranti, infatti, sono state utilizzate due strutture alberghiere situate sulla costa vibonese e gestite proprio dall'azienda in questione. La stessa azienda, inoltre, è a sua volta risultata destinataria di un'ulteriore interdittiva antimafia, e sarebbe finita nel mirino anche per via dell’assunzione di soggetti riconducibili anche in tal caso ad alcuni clan di ‘ndrangheta.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)