Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
È stato il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria di Catanzaro a segnalare un focolaio di febbre catarrale (Bluetongue) che ha interessato gli ovini di un allevamento ubicato nelle contrade alla periferia di Cardinale. Come prevede l’iter, sulla base della segnalazione, il sindaco della cittadina delle Preserre, Pino Marra, ha posto in essere un provvedimento urgente, sancito in due distinte ordinanze, atto a gestire il caso ed istituire una zona di protezione del territorio cittadino. La zona si estenderà dal punto esatto in cui è collocato l’allevamento, in contrada “Chiusella”, per un raggio di 4 chilometri.
Di conseguenza, sia nell’allevamento in cui si è registrato il focolaio, sia in quelli che si trovano all’interno dell’area, si dovrà eseguire il censimento e l’identificazione di tutti i capi detenuti negli allevamenti; numerosi nel territorio comunale di Cardinale che trova proprio nella filiera ovina un nutrito mercato di produzione e vendita.
Nella stessa zona di protezione è stato disposto l’obbligo di visite periodiche alle aziende, nell’ambito delle quali verranno dunque effettuati alcuni esami clinici sugli animali. Allo stesso tempo, i mezzi e le attrezzature adoperate in particolar modo per il trasposto degli animali, così come oggetti ed attrezzi venuti a contatto con gli ovini, e quindi potenzialmente contaminati – secondo le direttive poste in essere dallo stesso primo cittadino – non potranno uscire dall’azienda se non sottoposte a procedura di disinfestazione. Inoltre, gli animali non potranno uscire dalle aziende prima del completamento delle operazioni di pulizia e disinfestazione. Solo decorso il termine gli ovini potranno essere trasportati in un macello, preferibilmente ubicato all’interno della zone di protezione.
Al proprietario dell’allevamento, invece, è stato trasmesso il provvedimento di sequestro dell’allevamento, nel quale viene specificato come lo stesso dovrà attenersi a determinate disposizioni, quali la chiusura dei ricoveri all’interno dei quali sono ospitati gli ovini, la disinfestazione degli stessi, il divieto di spostare o introdurre animali all’interno dell’azienda senza aver ricevuto preventivamente il permesso da parte dell’ufficiale veterinario. Allo stesso tempo, non potranno avere accesso nei locali dell’azienda dove si è originato il focolaio, persone estranee. Gli animali rimasti nell’allevamento dovranno essere sottoposti, dunque, a trattamento con insetticidi autorizzati, mentre i capi indicati dai veterinari dell’Asp come infetti dovranno essere invece abbattuti, in maniera da evitare il propagarsi dell’infezione.
La Bluetongue è una malattia infettiva, non contagiosa, dei ruminanti. È conosciuta anche con il nome di febbre catarrale dei piccoli ruminanti e, in Italia, di “lingua blu”; questo nome deriva dalla cianosi della mucosa linguale osservata negli animali colpiti in modo più grave. Il virus si trasmette attraverso le punture dell’insetto vettore: i moscerini ematofagi. La Bluetongue non colpisce l'uomo, che non ne può essere infettato, né attraverso il consumo del latte, della carne e dei derivati, né per contatto.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno