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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Sono tanti i donatori dell’Avis di Serra San Bruno che anche in questi giorni, resi complicati per via della diffusione del Covid 19, hanno comunque avanzato richieste di donazione del sangue. Un elemento, questo, che testimonia ulteriormente la grande generosità dei tanti volontari iscritti alla sezione del comprensorio delle Serre che, giocoforza, si è vista negli ultimi mesi costretta a sospendere le proprie attività. L’ultima iniziativa in tal senso risale al 5 marzo, quando erano state ben 36 le sacche di sangue raccolte. Poi, soprattutto per le difficoltà riscontrare all’interno del presidio ospedaliero di Serra San Bruno - dove ha sede proprio la sezione locale dell’Avis - derivanti dall’emergenza Covid, gli appuntamenti già in agenda per le donazioni dei mesi di aprile e maggio sono inevitabilmente saltati.
Le attività, secondo quanto comunicato dalla sede regionale Avis alle diverse sezioni provinciali e territoriali, resteranno però sospese in alcune sezioni, come quella di Serra San Bruno, anche per i prossimi 20 giorni (salvo ulteriori comunicazioni in merito). Ciò soprattutto perché, secondo quanto fatto emergere proprio dalla sede Avis regionale di Catanzaro, vi sarebbe al momento un’eccedenza nella disponibilità di sacche di sangue. Pertanto, non vi è, almeno in tempi stretti, la necessità di procedere con ulteriori iniziative. A ciò, per quel che riguarda la sede Avis di Serra San Bruno, si aggiunga anche «la necessità di preservare la sicurezza dei donatori», così come rimarcato più volte dal presidente Franco Casini. «Siamo consapevoli del fatto che quello che stiamo vivendo è un momento delicato – ha spiegato ancora Casini – anche e soprattutto perché la nostra sede territoriale è ubicata all’interno di un luogo sensibile com’è l’ospedale, però ci rallegra il fatto che allo stesso tempo non vi sia urgente necessità di sangue, visto quanto comunicato dalla sede regionale di Catanzaro. Una buona notizia. Le nostre attività potrebbero quindi ripartire già direttamente nel prossimo mese di giugno, sempre che dalla stessa sede centrale non arrivi una disposizione per una seduta di donazione straordinaria».
«Tutti noi volontari Avis – ha continuato il presidente della sede di Serra San Bruno – se ce ne sarà bisogno, siamo disposti a fare di nuovo la nostra parte, intanto non possiamo che ritenerci soddisfatti per come, anche in queste settimane complicate, si sia registrata una buona risposta da parte dei donatori Avis, sia a livello regionale che nazionale. Se ci sarà chiesto di programmare un appuntamento straordinario, è chiaro che ci muoveremo per farlo magari in una sede provvisoria, per non appesantire l’attività dell’ospedale di Serra San Bruno che da anni ci ospita e i cui professionisti sono anche loro chiamati a mantenere alta la guardia in questi giorni difficili. Proprio in merito ad un eventuale sede provvisoria - ha spiegato ancora Casini - vorrei ringraziare Biagio Amato dell’Hotel Certosa di Serra San Bruno, che ha già assicurato la sua disponibilità, nelle aree esterne e adiacenti alla sua struttura alberghiera, per la collocazione di un’eventuale postazione autoemoteca». «Ringrazio ancora una volta i nostri donatori e tutti quelli che in questi giorni ci stanno contattando per avvicinarsi alla nostra realtà» ha chiuso il presidente Casini, rimandando tutti i volontari a future comunicazioni rispetto alla data di ripresa delle donazioni.
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