Sabato, 14 Febbraio 2015 08:46

Accusati di favorire i Mancuso, tornano liberi Lento, Rodonò e Galati

Scritto da Redazione
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Il Tribunale di Vibo Valentia, accogliendo la richiesta presentata dagli avvocati Sergio Rotundo, Guido Contestabile, Maurizio Nucci e Armando Veneto, ha deciso di revocare la misura degli arresti domiciliari e di rimettere, dunque, in libertà l'ex dirigente della Squadra Mobile di Vibo, Maurizio Lento, il suo vice Emanuele Rodonò e l'avvocato Antonio Carmelo Galati, accusati a vario titolo di concorso esterno in associazione mafiosa e associazione mafiosa.

I tre erano stati arrestati nel febbraio dell'anno scorso nell'ambito di un troncone dell'inchiesta “Purgatorio”, portata avanti dagli agenti della Squadra Mobile di Catanzaro e coordinata dalla Dda del capoluogo, in quanto secondo le accuse contestate avrebbero intrattenuto relazioni con esponenti di spicco del clan Mancuso di Limbadi. Lento e Rodonò, in sostanza, venivano accusati di non aver indagato sulla cosca, concentrando invece le proprie indagini su altri gruppi criminali del Vibonese, in contrasto con i Mancuso. L' avvocato Antonio Carmelo Galati, invece – legale di alcuni esponenti del clan – è accusato di associazione mafiosa.

Lento, Rodonò e Galati avevano lasciato il carcere il 30 luglio scorso, quando nei loro confronti era stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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