SERRA SAN BRUNO – Ricorre oggi, lunedì 14 maggio, l’ottavo anniversario del funerale di Pasquale Andreacchi, il 18enne serrese brutalmente ucciso nell’ottobre del 2009 che, ancora oggi, attende di avere giustizia.

Per l’occasione, è stata organizzata una Santa Messa che si terrà alle 16,30 al Santuario di Santa Maria del Bosco.

Un giovane introverso, conosciuto da tutti in paese, che trascorreva gran parte delle giornate al maneggio di famiglia, in compagnia del padre Salvatore. Così come fece la sera della scomparsa, l’11 ottobre 2009, quando, dopo aver fatto ritorno a casa, esce di nuovo per comprare le sigarette al tabacchino situato nei pressi della sua abitazione. Una volta uscito di casa, però, Pasquale non fa più ritorno. La mattina seguente, la madre, Maria Rosa, non vedendo il figlio a letto, inizia a sentire parenti e amici per capire se qualcuno lo avesse visto ma, non riuscendo ad avere notizie, i genitori di Pasquale decidono di recarsi presso il locale Commissariato di Polizia per sporgere denuncia. Passano i giorni. Giorni che pian piano diventano settimane e che, a loro volta, si trasformano in mesi. Arriva il 9 dicembre, data che rimarrà per sempre impressa nella memoria della famiglia Andreacchi: a due mesi di distanza dalla scomparsa, infatti, alcuni operai comunali scoprono in un cassonetto della spazzatura un cranio con un foro provocato da un colpo di pistola ed un femore spezzato piuttosto lungo. Il 27 dicembre, poi, vengono ritrovati altri resti umani ed il 15 gennaio successivo gli esami del DNA confermano che quei resti appartengono proprio a Pasquale.