Giovedì, 02 Aprile 2020 11:04

Un indegno valzer sulla pelle degli anziani. Finisce (per ora) la triste odissea della “Domus Aurea”

Scritto da Redazione
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Un penoso tira e molla sulla pelle di decine di persone, per lo più anziani, affette da Covid-19. Un vergognoso rimpallo di responsabilità di cui, ora, resta da capire se qualcuno sarà chiamato a rispondere. Alla fine contano i numeri che, purtroppo, parlano chiaro: 74 persone contagiate, di cui 7 decedute (oggi il numero dei morti è purtroppo salito a 8). E una settimana di sofferenza. Pare essersi finalmente sbloccata, nella notte, la questione relativa al trasferimento presso il Policlinico “Mater Domini” dei pazienti ospiti della struttura Domus Aurea di Chiaravalle Centrale, nelle Preserre catanzaresi.

Sulla vicenda, ieri, dopo un lungo silenzio è intervenuta anche la presidente della Regione, Jole Santelli, che ha dichiarato in un video: «Secondo le linee guida, avremmo dovuto blindare la struttura e tenere tutti là, fermi. C’era però un problema: le condizioni igienico-sanitarie della Rsa, fin dalla prima visita dei Nas - che personalmente ho chiamato - non ci consentivano di stare sicuri. Successivamente, abbiamo mandato per varie volte il personale sanitario, garantendo l’assistenza minima e i pasti, ma purtroppo non potevamo eseguire il protocollo del Ministero della Salute, che ci obbligava a tenere lì fermi gli anziani positivi, perché non ce lo consentivano le condizioni della Rsa. Dopo vari tentativi, la Regione ha rotto gli indugi e ha dovuto decidere per conto di altri, disponendo il trasferimento a Germaneto. Contemporaneamente, abbiamo disposto la sospensione e l’avvio della revoca per l’autorizzazione della struttura e il divieto di nuovi soggiorni. È una misura molto dura, che deriva dalle condizioni in cui abbiamo trovato la Casa di riposo. Ho sentito il proprietario dire in televisione che voleva il trasferimento, peccato però che oggi (ieri, ndr) quando sono arrivate le autoambulanze c’è stato un problema, in quanto erano state bloccate e non volevano fare il trasferimento dei pazienti, al punto che sono dovuti intervenire i carabinieri».

La versione della Regione è però in parte contrastante rispetto a quanto dichiarato dal proprietario della struttura Domenico De Santis il quale, tramite il suo avvocato, ha detto che «nessuna autorità sanitaria ha inteso intervenire per procedere agli accertamenti sanitari sugli anziani affetti da Covid-19, né somministrare alcun farmaco, né le autorità competenti hanno inteso trasferire in strutture idonee i malati covid». Fino al pomeriggio di ieri - e cioè prima che iniziasse il trasferimento - «i 42 pazienti affetti da covid sono stati abbandonati dalle istituzioni sanitarie e amministrative competenti, nonostante i plurimi formali e informali solleciti. È evidente che le condizioni generali di partenza degli anziani ammalati rende ogni ritardo non solo inaccettabile ma anche concretamente letale. Allo stato, inoltre, il numero dei dipendenti è stato decimato, risultando soltanto 6 dipendenti, insufficienti per gestire la grave emergenza sanitaria».

La Procura della Repubblica di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, avrebbe avviato accertamenti per ricostruire quanto accaduto nella residenza sanitaria per anziani dove, man mano che passavano i giorni, aumentavano anche il numero di pazienti e operatori risultati positivi al virus. Un dramma senza fine, insomma, con 7 vittime fino a ora accertate, nella speranza che d’ora in poi non se ne debbano aggiungere delle altre.

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