Ci sarebbe un movente legato ad una contesa “amorosa” tra due cugini dietro all’accoltellamento che lo scorso 4 marzo è costato la vita a Bruno Lazzaro, 27enne di “Savini” (frazione di Sorianello), deceduto all’ospedale Iazzolino qualche ora dopo il fatto.

Ad ucciderlo – secondo quanto emerso nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi al Comando provinciale dei carabinieri – sarebbe stato dunque il cugino 19enne Gaetano Muller (a destra nella foto) e il fatto si sarebbe consumato in un punto periferico della frazione.

Era stato lo stesso Muller a chiamare i carabinieri chiedendo aiuto perché il cugino si era ferito «con un ferro». La sua ricostruzione dei fatti non aveva però convinto gli inquirenti, anche  perché i rilievi effettuati sul posto non avevano fatto emergere la presenza di sangue sull’asfalto, ed ecco che a distanza di quasi due mesi e mezzo, nella mattinata di oggi, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Soriano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario a carico di Muller.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, hanno fatto emergere le presunte responsabilità di quest’ultimo. Le attività condotte dai militari guidati dal tenente Marco Di Caprio, si erano quindi fin da subito concentrate sulla versione offerta da Muller, risultata però poco convincente per gli inquirenti, tanto che dalla stessa non sarebbero emerse informazioni rispetto agli autori del delitto.

I successivi riscontri investigativi avrebbero fatto luce sul movente alla base dell’accoltellamento: un impeto di gelosia che aveva condotto Muller a colpire mortalmente all’addome il cugino 27enne, “colpevole” – secondo gli inquirenti – di aver intrattenuto una relazione sentimentale con la sua ex fidanzata. Per accertare la responsabilità di Muller i carabinieri avrebbero inoltre utilizzato le conversazioni estrapolate dal cellulare della vittima, ritrovato sul luogo del delitto. Di fatto, grazie a queste conversazioni sarebbe emerso che, pochi minuti prima dell’agguato, Lazzaro era stato messo in guardia proprio dalla ragazza, ex fidanzata di Muller, rispetto al fatto che quest’ultimo fosse arrivato a conoscenza della relazione.