Si è conclusa con un nulla di fatto la discussione relativa alla realizzazione di un sito per la gestione industriale del ciclo dei rifiuti, che dovrebbe sorgere nella zona denominata “Molinelli-Cesà”, a Dinami. Nel corso della riunione della Conferenza dei sindaci dell’Ato 4 che si è svolta nei giorni scorsi, infatti, non è stato raggiunto il numero legale sull’argomento, che si calcola sulla percentuale della popolazione. Sulla questione, però, sarebbe in atto un vero e proprio scontro tra il Comune di Sant’Onofrio e quello di Dinami: mentre nel primo caso ancora nessuna decisione è stata presa, Dinami ha già ricevuto il parere favorevole della Regione. L’area indicata dal Comune guidato dal sindaco Gregorio Ciccone è situata in «posizione strategica per l’intero comprensorio della vallata dell’Alto Mesima, in quanto si trova in adiacenza all’asse autostradale lungo il corso del fiume Mesima; la posizione baricentrica tra la Piana di Gioia Tauro e il territorio della provincia di Vibo Valentia». Nell’area indicata, secondo quanto si legge nella proposta che il Comune di Dinami ha inviato alla Regione, «potrebbero trovare insediamento: un impianto di compostaggio con annessa vivaistica regionale di qualità avanzata che prevede l’uso dei rifiuti biodegradabili per produrre composto e la realizzazione di un centro vivaistico regionale per la produzione e commercializzazione di specie vegetali autoctone da sviluppare lungo tutto l’asse fluviale; un impianto di vetrificazione con recupero di CO2, recupero energetico e vetrificazione degli scarti con ottenimento di materiali che potranno essere impiegati in cicli tecnologici per la produzione di manufatti per usi civili e industriali».